Bologna ricorda  Nazario Sauro Onofri, straordinaria figura di partigiano, giornalista, storico ricercatore

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Bologna ricorda  Nazario Sauro Onofri , una straordinaria figura di partigiano, giornalista, storico ricercatore; lo  si può considerare uno dei più giovani partigiani del bolognese. Fu introdotto, ancora studente, dal padre nelle file di Giustizia e Libertà e fu partecipe alle attività del gruppo fino alla azione di tradimento che portò  tutti ii componenti n carcere e molti alla condanna a morte.

Sauro, il più giovane, si salvò perché non fu riconosciuto dalla spia e, pur portato due volte davanti al plotone d’esecuzione, ebbe salva la vita. Il padre Gino, morì invece in un campo di sterminio. Dopo la guerra intraprese l’ attività di giornalista, prima alla Camera del lavoro, poi  per molti anni, all’Avanti, nella redazione bolognese e poi come addetto stampa del Teatro Comunale.

Socialista, legato alle posizioni autonomiste si dedicò con totale abnegazione agli studi sulla Resistenza: era il modo,  da lui profondamente sentito, per sentirsi sempre legato a coloro con cui aveva condiviso gli ideali della lotta partigiana. E bisogna innanzitutto segnalare la monumentale raccolta “gli antifascisti i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese “

Le sue sono sempre state ricerche scrupolose e approfondite, con intere giornate di lavoro a consultare archivi, a spulciare documenti. Segnalo che proprio questa ricerca minuziosa ha portato a rinvenire la documentazione ufficiale del governo Scelba sui morti  nei tragici giorni dopo la Resistenza.

A Bologna si ringrazierà la famiglia per aver depositato l’intero patrimonio della documentazione di Sauro all’Istituto Parri e si ricorderà in particolare la sua ricerca “Sulla Strage di Palazzo d’Accursio” nel 1920.

I fascisti il 21 novembre del 1920 scatenarono la violenza nella piazza e assaltarono il Palazzo del Comune per impedire l’insediamento della giunta  comunale, liberamente eletta,  presieduta dal sindaco socialista Enio Gnudi.

Ormai la storiografia considera quel sanguinoso episodio il “segnale” definitivo della violenza fascista che poi porterà alla Marcia su Roma.

Non si può leggere la storia frettolosamente con gli occhiali del presente, ma credo non sia fuori luogo pensare all’attacco al Congresso americano, agli assalti alle Istituzioni contro l’elezione di Lula e ancora, per l’Italia, all’assalto alla CGIL. Bisogna pur affermare con forza  per dire che la violenza fascista è sempre pronta a muoversi contro la democrazia.

 

ISTITUTO STORICO PARRI

Nazario Sauro Onofri e l’assalto fascista a Palazzo d’Accursio del 21 novembre 1920

Sala Anziani, Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6, Bologna il 20 gennaio 2022, ore 17

Interventi di:
Virginio Merola, Presidente dell’Istituto Parri, deputato, già Sindaco di Bologna

Giampiero Moscato, Master di Giornalismo dell’Università di Bologna, già capo della redazione Ansa di Bologna ed Emilia-Romagna

Nazario Sauro Onofri il giornalista

Giovanni Scirocco, Università di Bergamo

L’assalto a Palazzo d’Accursio nella presa del potere fascista

Introduce e conduce:

Luca Alessandrini

La ricerca e la produzione storica di Nazario Sauro Onofri


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