L’odio “normale” e il ddl Zan

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Per la destra, il ddl Zan è contro un odio normale, ecco perché sembra una tutela esagerata. Per la Meloni e Salvini gay, trasgender e disabili non sono minoranze che per la loro speciale debolezza hanno bisogno di una speciale tutela. Che enfatizzi il reato di violenza nei loro confronti, proprio come è già avvenuto per chi è oggetto di violenza razzista o a causa della propria religione.

No, per Meloni e Salvini questo concetto è ostico. Anzi, per loro è talmente un odio normale quello verso le minoranze “sbagliate”, che percepiscono ogni sua sanzione rinforzata come una limitazione della libertà di espressione. Come dire: che male c’è se dico che un figlio gay lo brucerei in un forno? Per questa destra, nessuno. Tant’è che il consigliere leghista che ha pronunciato esattamente questa frase è rimasto al suo posto. Una normalizzazione dell’odio da parte di Salvini, che spero – piano, piano – capisca anche lui, fino a rendersi conto di quanto sia grave. Tanto da spingerlo a recitare l’atto di dolore dalla D’Urso.

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