La parabola dell’asino, il web e noi

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La folla si accalcava attorno a un incidente accaduto nella piazza cittadina. Il giornalista non riusciva ad avvicinarsi alla vittima. Gli venne un’idea: “Sono il padre della vittima!” gridò. La folla gli fece largo e così potè arrivare in prima fila. E là scoprì con sommo imbarazzo che la vittima dell’incidente era un asino. L’apologo è preso da un’antologia di parabole arabe ed è espressione della sapienza popolare che nasce dalla normale vita quotidiana. Ma al centro dell’aneddoto c’è un giornalista. E ciò ci porta a riflettere sul gusto esagerato per lo scoop, della ricerca esasperata dell’anteprima che rende chi scrive sui giornali  pronto a tutto.  A sua volta questo modo di fare giornalismo risponde ad una domanda dei lettori che vogliono solo notizie ‘forti’ senza timore di sorbirsi delle falsità. Nel tempo, poi, della ‘rete’ ciascuno di noi può essere tentato di presentarsi come ‘il padre…dell’asino’ pur di attirare l’attenzione…
 (Fiorenzo Baratelli è Direttore Istituto Gramsci di Ferrara)

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