Sardine. Da nord a sud, da Torino a Lecce passando per Roma e Napoli. Con gli operai, i disoccupati, il sud. Perché questa è la politica

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di Gianluigi Salerno

Le sardine tornano ad occupare la scena politica più forti che mai. Dopo le grandi manifestazioni di novembre e dicembre e dopo la vittoria elettorale in Emilia Romagna, il movimento si raduna in altre città italiane, e non solo per affermare la propria esistenza, ma per rilanciare le grandi questioni sociali del Paese. Certo, nelle piazze si affiancheranno ancora a Matteo Salvini, per una sorta di “ecologia della parola politica”, per una contro narrazione delle difficoltà del Paese, per accogliere le persone con “quello spirito di gentilezza” che è stato vincente a Bibbiano, a Bologna, a Reggio Emilia. Quella sera a Bibbiano – come spiegano ancora oggi i dirigenti del movimento reggiano – “abbiamo dimostrato che la cortesia, la solidarietà, l’accoglienza, la parola gentile, possono vincere sull’esplosione dell’odio che proviene non dalla testa, dalla ragione, ma dalla pancia”. Sono gli stessi sostantivi che saranno centrali nella riproposizione del viaggio che in questa settimana le sardine organizzeranno in Italia. C’è una “staffetta”, fanno sapere, che parte dal nord e viaggia verso sud con un lenzuolo sul quale è disegnata “Tina la sardina” e, come dice Antonella Cerciello, “in ogni città si arricchisce di un oggetto”. Perché la meta finale è la Puglia: il 19, prima a Taranto e poi a Lecce. L’oggetto di Napoli sarà il simbolo della Whirlpool. “L’evento – si legge in un appello delle Sardine alla città – ci consentirà di condividere con la città questa esperienza: sarà un’ulteriore occasione per ribadire che Napoli non abbocca alla propaganda populista di chi prova a venire sui nostri territori dopo averli depredati: Napoli non si lega”. L’appello è stato lanciato al termine di un incontro con gli operai Whirlpool. “Il tavolo delle trattative tra politica, lavoratori ed azienda non ha dato i risultati sperati – scrivono – Intendiamo schierarci accanto a questi lavoratori, fiore all’occhiello del nostro Sud”. Ecco, il lavoro, le questioni sociali, la povertà diffusa, gli operai delle 150 vertenze irrisolte: sembra ormai definirsi il programma delle priorità delle sardine, anche in vista dell’appuntamento “congressuale” del 15 marzo a Napoli.

Lorenzo Donnoli: “basta con la politica strumentale”

“I temi che interessano ai cittadini sono sanità pubblica, istruzione, disabilità e edilizia popolare: lo scontro nel governo sulla prescrizione nasconde personalismi e giochini di palazzo. Si tratta di politica strumentale!” dichiara Lorenzo Donnoli. “E’ molto difficile dialogare con la politica non avendo lo stesso peso specifico perché noi non facciamo cadere i governi e non portiamo voti a nessuno”, aggiunge il leader Mattia Santori, “checché ne dicano. Siamo un po’ mutilati da questo punto di vista, ma abbiamo il peso dato dall’impatto mediatico, dagli attacchi che subiamo, dalle paure che scateniamo in tante forze politiche che si sentono minacciate, e lo sfruttiamo”. Tornano così a mobilitarsi le sardine, a cominciare da quelle torinesi. Il movimento si dà appuntamento per il 13 febbraio, quando in città ci sarà il leader della Lega Matteo Salvini che terrà un comizio al Lingotto. “Abbiamo pensato di trovarci tutti al Parco del Valentino – spiegano gli organizzatori – per il flash mob ‘Bacioni da Torino!’. In fondo il giorno dopo è la festa dell’amore, perché non iniziare a baciarci e abbracciarci con un giorno di anticipo? Appuntamento alle 19, alle 19,30 un megafono darà il via e potrete baciarvi e abbracciarvi tutti! Conoscenti e sconosciuti”. Il flash mob si terrà al Valentino “perché non è lontano dal Lingotto – spiegano le sardine torinesi – perché è romantico, ma anche perché si è trasformato in un luogo di spaccio e noi non suoniamo citofoni, ma ci riprendiamo quello che è nostro. Migliaia di baci spazzeranno via gli odiatori seriali e, per una sera, anche gli spacciatori”.

Da Torino a Roma, in piazza Santi Apostoli il 16 febbraio

E si scende di nuovo in piazza a Roma, con una manifestazione che si terrà il 16 febbraio, dalle ore 17:00, in piazza Santi Apostoli. L’iniziativa nasce in segno di protesta contro il convegno della Lega in programma all’Eur. “Piazza San Giovanni andava arditamente riconquistata con entusiasmo e allegria, ma il ritrovo di quella comunità era solo un punto di partenza – spiega il movimento delle sardine di Roma -. Il tour nelle periferie romane iniziato l’11 gennaio 2020 continuerà, ma in questo momento, un nuovo pericolo si profila per la capitale. Con tracotanza e arroganza, la parte sovranista del Paese calerà a Roma, ma le sardine sono pronte a scendere un’altra volta in piazza per contrastare l’ondata di odio. Con maggiore consapevolezza, sappiamo che l’ascolto, la tolleranza, la solidarietà sono potenti antidoti per metterli in fuga. Da più di due mesi nuotiamo in un mare grande, questa volta faremo rotta verso sud, dove ad attenderci, nel blu profondo, tante altre sardine ci aspettano per cavalcare quest’onda tutti insieme”.

Le sardine nel mare del sud, da Napoli a Taranto a Lecce. Con gli operai, i disoccupati, gli ultimi

“Siamo a Napoli, anno 2020, secondo l’Istat su 3 milioni e 117mila persone, più del 20% della popolazione della città metropolitana è senza un’occupazione. Tante sono le storie che si intrecciano senza saperlo: vogliamo provare a far sì che si incontrino per darsi forza” afferma il gruppo delle sardine della Campania che ha incontrato i lavoratori della Whirlpool nella sede di via Argine. Il prossimo 18 febbraio insieme animeranno un evento “a sostegno della vertenza Whirlpool e a difesa del territorio”. L’appuntamento rientra in una delle tappe che in giro per l’Italia raccoglieranno testimoni e testimonianze dai territori che toccheranno. Oltre alla delegazione Whirlpool sul palco ci saranno i lavoratori di Tirrenia, i lavoratori Conad/ex Auchan, i lavoratori di Almaviva, gli Oss dell’Ospedale del Mare, i lavoratori di Manital, i lavoratori di pubblica utilità di Napoli e i disoccupati partenopei. “Agiremo insieme – dichiarano le sardine – per dire che il diritto al lavoro deve essere al centro delle prossime agende politiche e non solo delle prossime campagne elettorali. La politica torni a prendersi le proprie responsabilità”.

Ma le sardine inseguono Salvini anche in Puglia, alle prese con le elezioni regionali, e aggiungono la tappa di Lecce all’appuntamento del 19 febbraio, inizialmente previsto solo a Taranto. Secondo le sardine di Puglia, il leader leghista Matteo Salvini potrebbe infatti essere a Lecce il 19: per quella data il suo partito lo prevede nella regione ma senza confermare il luogo preciso. E’ in questo contesto, e anche esortando il centrosinistra all’unità, che le sardine di Puglia diffondono una nota, “un appello alla responsabilità di tutte le forze della sinistra presenti in Regione a lavorare per il bene comune, in grado di offrire un’alternativa progressista al sovranismo e al populismo”, “stanchi di lotte intestine, fughe in avanti, personalismi”: “La Puglia è più importante, dobbiamo essere uniti”. “Il 19 febbraio scenderemo in piazza a Lecce”, prosegue la nota: “Lo faremo in occasione della visita del segretario della Lega a Lecce, non sarà una manifestazione contro ma per la coerenza e la dignità del meridione”. Le sardine confermano la tappa di Taranto, ma trasformata nella ‘raccolta del testimone’ della staffetta in arrivo da Napoli. L’appuntamento a Taranto del 19 è intorno alle 10.30 con i pescatori alla Discesa del Vasto nella città vecchia, con il leader Mattia Santori e, forse, con gli operai della Whirlpool di Napoli. Poi, il trasferimento a Lecce, dove Santori è atteso anche in piazza Sant’Oronzo alle 18.30. Un lungo tour con il Mezzogiorno al centro. La fase di maturità del movimento ha avuto inizio e lancia alle diverse generazioni, alla sinistra, al Paese, un messaggio chiaro e forte: ripartiamo dal lavoro e dalle questioni sociali, dai drammi umani e dalle misure per lo sviluppo delle comunità. Perché questa è la politica.

Da jobsnews


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