Federconsumatori: dal Def in preparazione notizie allarmanti per l’economia

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Aumenti dell’Iva fino al 2021. Per una famiglia media circa 795 euro in più ogni anno.

Al ministero dell’Economia e Finanza, leggi ministro Padoan, i tecnici  stanno lavorando per predisporre una bozza del Def, il documento atteso dalla Commissione europea per il10 aprile o giù di lì. Dal momento che  quasi di sicuro, diciamo certamente, il nuovo governo, se ci sarà, non è in grado di approvare un documento così importante che dovrà delineare il programma economico dei prossimi tre anni, sarà il governo dimissionario in carica per l’ordinaria amministrazione a dare vita al documento. Ma, come più volte ha detto il ministro, si tratterà solo di una “fotografia” dell’esistente. Il Mef ha più volte affermato che “il documento di quest’anno non indicherà possibili interventi di politica economica”. Un respiro di sollievo per i cittadini? Niente affatto. È vero che di questi problemi non si parla negli incontri fra Lega, M5S, Forza Italia, Fratelli d’Italia. Si fa finta di ignorare che dalla Ue arrivano segnali pesanti. Ci presentano il conto degli anni passati, il deficit che cresce, la legge Fornero sulle pensioni, tanto per dirne alcune. Di Maio e Salvini fanno finta di niente ma la realtà è ben diversa da quella che lo stesso Padoan ci presenta. Dalle prime indiscrezioni sulla bozza del Def – rende noto Federconsumatori in una nota firmata dal suo presidente, EmilioViafora – emergono “notizie allarmanti”.

Il dettaglio degli aumenti a partire dal primo gennaio 2019

Nel dettaglio l’aliquota IVA ridotta del 10% passerà all’11,5% dal primo gennaio 2019, mentre a partire dal 2020 passerà al 13%. L’aliquota ordinaria, invece, passerà dal 22% al 24,2% nel 2019, al 24,9% nel 2020 ed al 25% nel 2021. “Una notizia estremamente grave per i cittadini – sottolinea Federconsumatori – che alla luce di tali aumenti dovranno far fronte a forti aggravi. Secondo le stime dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori – le ricadute di tali operazioni ammonteranno, per una famiglia media, a regime, a circa 795 Euro annui a famiglia.

Ecco le ricadute nel dettaglio:

  1. a) Ricadute dirette IVA
Ricadute IVA dal 10 al 13%
Famiglia media      €       272,00
Ricadute IVA dal 22 al 25%
Famiglia media  €       408,00
  1. b) Ricadute dirette dovute all’incremento delle accise sui carburanti (a regime): +28 Euro annui a famiglia.
  2. c) Ricadute indirette per l’aumento dell’IVAsu gas, elettricità + accise sui carburanti (che incidono su costi di produzione e costi di trasporto) a regime: +87 Euro annui a famiglia.

Totale ricadute (a+b+c): +795,00 Euro annui a famiglia (considerando la famiglia media Istat).

Viafora. Gli aumenti avrebbero effetti disastrosi sull’intera economia

“Inutile sottolineare che, in una fase incerta ed instabile come quella attuale, tali aumenti avrebbero effetti disastrosi sull’intera economia” – afferma Emilio Viafora, presidente della Federconsumatori. “Inciderebbero, infatti, in maniera ulteriormente negativa sulla capacità di acquisto delle famiglie, specialmente quelle meno abbienti, con un forte impatto sulla domanda interna e con ripercussioni sul sistema produttivo e sull’occupazione.

Un aggravio che le famiglie e l’intero Paese non si possono permettere. Per questo rivolgiamo un appello al futuro Governo affinché decida di adottare i provvedimenti necessari a scongiurare tali aumenti”.

Da jobsnews


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