Giornalisti minacciati, Odg sempre accanto a colleghi sotto scorta e perseguitati da querele temerarie

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Il giornalista è il postino del diritto del cittadino di sapere. La strada per il recapito non gli può mai essere interdetta con violenze, minacce,ostacoli di vario tipo.L’occasione per ribadire l’adesione alla manifestazione di giovedì 16 ad Ostia,promossa da Libera e dalla Fnsi, già immediatamente resa nota via tweet è quella giusta per sottolineare il concetto della ragion d’essere di un ordine professionale cui per legge sono obbligati ad aderire tutti coloro che svolgono attività giornalistica‎. Chi si occupa come noi di accesso,deontologia e formazione ha pero’ ben chiaro un concetto:senza la libertà di informazione il giornalismo non ha una sua ragion d’essere, perché il rispetto della verità cui siamo tenuti non può in alcun modo essere messo a rischio. Ecco perché al sindacato abbiamo già manifestato la dichiarazione d’intenti permanente nella consiliatura ordinistica appena iniziata di voler considerare l’ordine dei giornalisti come una sorta di socio fondatore di qualunque iniziativa abbia come obiettivo la difesa della nostra funzione.Saremo quindi sempre al fianco dei colleghi minacciati,di quelli perseguitati da querele temerarie ( senza certo pretendere immunità perché l’Articolo 21 della Costituzione non prevede il diritto all’insulto),dei giornalisti sottopagati, sfruttati e tenuti sotto il ricatto della precarietà.


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