Le carte deontologiche o si abrogano o si applicano. Nel testo unico dei doveri del giornalista approvato dal Cnog nelle riunioni del dicembre 2015 e del gennaio 2016 ed in vigore dal 3 febbraio successivo la carta di Roma viene pienamente recepita. Molti principi che vi sono sanciti partono peraltro dallo spirito della nostra Costituzione. Piu’ specificamente cito l’art.10 sul diritto d’asilo. Perche’ non sia in campo solo l’opinione di chi dice :”Che brutto titolo ! “riferendosi a quello del Tempo o di Libero. Le parole delle norme liberamente e con condivisione sottoscritte sono chiare. Perche’ lo siano a tutti basta riportarle cosi’ come nel testo deontologico: “Adottare termini giuridicamente appropriati sempre al fine di restituire al lettore e all’utente la massima aderenza alla realta’ dei fatti, evitando termini impropri. Evitare la diffusione di informazioni imprecise, sommarie o distorte riguardo a richiedenti asilo, rifugiati,vittime della tratta e migranti. Cnog ed Fnsi richiamano l’attenzione di tutti i colleghi, e dei responsabili di redazione in particolare (aggravata appare dunque la responsabilita’ del titolista n.d.r.), sul danno che puo’ essere arrecato da comportamenti superficiali e non corretti, che possano suscitare allarmi ingiustificati, anche attraverso improprie associazioni di notizie, alle persone oggetto di notizia e servizio; e di riflesso alla credibilita’ della intera categoria dei giornalisti”. Non credo ci sia bisogno di ulteriori commenti, ma che si debba solo attendere con fiducia i verdetti dei collegi di disciplina.
