Giornalismo sotto attacco in Italia

La beffa di Anagni

0 0

Ogni giorno prendo la metro per andare al lavoro e vedo due militari armati fino ai denti che piantonano i varchi. Poi ieri sento che un tizio con un fucile in mano se n’è andato tranquillamente in giro per le fermate di metro e alla Stazione Termini, per essere poi bloccato ad Anagni. Solo allora si scopre che il sospetto aveva con sé un fucile giocattolo per il figlio.

Tutto bene ciò che finisce bene. Ma questo involontario test sulla sicurezza ha svelato che un eventuale assalitore – con fucile in bella vista – potrebbe superare tutti i controlli posti in essere più per rassicurare le vecchiette, che per prevenire gli attentati. A questo punto, direi di cessare la messa in scena dei “guerriglieri” in metro e aumentare  i controlli di “intelligence”. Anche perché quei ragazzi in tuta mimetica e mitra imbracciato, dopo la beffa di Anagni, non meritano di essere  – loro malgrado – il simbolo di un apparato solo coreografico e inutile.

Iscriviti alla Newsletter di Articolo21

Articolo21
Panoramica privacy

Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web trovi più interessanti e utili.

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.