Giornalismo sotto attacco in Italia

Siria, scomparso un altro religioso

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Era il 29 luglio 2013 quando padre Paolo Dall’Oglio fu rapito. E’ il 28 dicembre 2015 e da sei giorni si è perso ogni contatto con il padre francescano Dhiya Azziz. Un altro religioso è stato forse rapito. Sono numerosi gli articoli che parlano della scomparsa del parroco di Yacoubieh, per il quale non è escluso il sequestro. Impossibile allora non far riemergere in noi il ricordo, mai perduto, di padre Dall’Oglio che a 61 anni è stato rapito, mentre si trovava a Raqqa, in Siria. E sempre in Siria si trovava Dhiya Azziz. Era in viaggio in taxi di ritorno dalla Turchia, dove era andato a trovare la famiglia rifugiata e si ritiene  “lecito pensare –  scrive in un comunicato, la Custodia di Terra Santa – che sia stato preso da qualche gruppo”. Se si trattasse di rapimento per padre Azziz sarebbe il secondo: già in passato fu preso da un gruppo jihadista dal quale riuscì a fuggire nel luglio del 2015.

Una vicenda che arriva fino ad Assisi dove “La comunità francescana – commenta padre Enzo Fortunato, direttore della Sala stampa del Sacro convento -, segue con grande attenzione la vicenda. Preghiamo per questo nostro fratello e per tutte le persone che nelle zone di conflitto sono state sequestrate. Lo spirito francescano è sinonimo di pace e misericordia, la figura di san Francesco grazie anche a persone come padre Azziz, non conosce limiti, abbatte i muri dell’ignoranza e della paura. I nostri cuori e le nostre preghiere sono rivolte a chi soffre, ai bisognosi e a tutti i religiosi che con carità si spingono nei luoghi di guerra per portare la parola del Signore”.

Ciò che è accaduto a padre Azziz si unisce alle atrocità che quotidianamente si susseguono a causa della guerra che uccide bambini, uomini e donne, esalta l’odio e la paura, che fa cadere troppo spesso, troppe persone, nel baratro delle facili intolleranze. Oggi più che mai le parole di papa Francesco risuonano con forza: “Ai nostri fratelli, perseguitati in tante parti del mondo a causa della fede – ha detto il Pontefice, durante il messaggio Urbi et Orbi del Natale 2015-, il Bambino Gesù doni consolazione e forza. Sono i nostri martiri di oggi”. Martiri che conoscono la guerra e la paura delle sue vittime che portano nel mondo pace e carità, come padre Dall’Oglio, come padre Azziz. Uomini in carne e ossa con lo spirito d’acciaio.


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