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Sud Sudan: dramma della povertà, oltre 170 persone saltano in aria nel prendere benzina da autobotte 

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Ieri a Maridi, remota cittadina del Sud Sudan, un’autobotte carica di benzina proveniente dalla capitale Juba ha avuto un guasto e si è fermata. Mentre l’autista è andato in cerca di un meccanico, parte della popolazione locale, munita di taniche e bottiglie di plastica ha approfittato della presenza di questo inaspettato tesoro incustodito e un’ampia folla ne ha avviato il saccheggio. Non sono ancora chiare le cause del disastro, ma si pensa che  qualche incauto abbia acceso una sigaretta nei pressi del carburante; l’esplosione che ne è risultata si è portata via la vita di oltre 170 persone e ha lasciato sul terreno anche decine di feriti. Gli operatori sanitari presenti in loco, molti dei quali formati da Amref presso il locale Istituto Nazionale di Formazione, sono stati i primi a intervenire per prestare il primo soccorso.
“L’ospedale di Maridi è stracolmo, senza scorte di medicinali” è il commento di Lou Eulazai, membro dello staff di Amref a Maridi. “Al momento gli studenti del secondo anno dell’Istituto sostenuto da Amref Italia, stanno operando sul campo. Gli altri  risultano sani e salvi. Ferito nello scoppio di ieri un nostro collega autista, che ha riportato ustioni in gran parte del corpo”. Continua Lou Eulazai: “l’ospedale di Maridi era già in forte difficoltà, soprattutto per mancanza di medicinali, anche in seguito ai recenti scontri, alle razzie e alla guerriglia delle ultime settimane”
Più che un dramma della follia umana, questa tragedia di Maridi è un altro dei tanti drammi della povertà perché rischiare la vita e ogni giorno del proprio futuro per portare a casa uno, due, tre litri di benzina è semplicemente la misura dell’assenza di tutto, anche della speranza. Amref che conosce la realtà dell’ospedale di Maridi immagina l’impatto di centinaia di vittime ustionate su una struttura già oberata e stracolma, senza personale o letti o altre risorse sufficienti.
La gente di Maridi ha vissuto trent’anni di guerra ed estrema povertà, lottando per l’indipendenza contro il nord del paese. Dopo la gioia e finalmente la visione di un futuro migliore conquistato con la libertà, il Sud Sudan è nuovamente sprofondato in un acerrimo conflitto civile nel quale continua a soffrire. Per Maridi la catastrofe di ieri rappresenta un colpo che risulta difficile misurare.
Amref Health Africa lavora a Maridi dal 1998, portando formazione ed educazione. In questa piccola città ancora oggi riusciamo quotidianamente a dare educazione ad oltre 150 ragazze nel liceo che abbiamo creato e ad oltre 300 studenti di varie scienze mediche. A Maridi abbiamo tanti formatori e colleghi vari che sostengono questo lavoro di costruzione del futuro. Ad ora non abbiamo notizie di vittime tra i nostri amici e colleghi, ma i nostri pensieri sono al loro fianco, e al fianco delle famiglie di tutte le vittime di questa ennesima tragedia della povertà.

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