Teste: ma di che tipo?!

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Entra in aula il testimone che, in quanto tale, ha giusto da limitarsi a rispondere alle domande (subordinate a giuramento nel dire esclusivamente il vero) postegli nel processo a carico dell’imputato suo (ex?) amico. Domanda iniziale (mia, ma non solo): com’è che ‘sto testimone -così come in tutti i casi che lo videro e lo vedono personaggio coinvolto in aule di tribunali nella sua qualità d’imputato, già pregiudicato- è sempre accompagnato da esponenti delle Forze dell’Ordine dotate di spalline pluristellate e cappelli ornati da cordoni luccicanti appartenenti ad alti gradi di comando?! No, capitemi, a questa domanda è importante conoscere la risposta, possibilmente esauriente, perché altrimenti come si fa a passare alla seconda che farebbe: “ma perché un teste abbisogna di tre suoi avvocati per andare a deporre?!” Quel teste, peraltro più volte capo di governo, dovrebbe ben essere edotto sul significato di testimonianza, ciò nonostante osa, nella sua qualità di teste,  persino rivolgersi ai magistrati accusandoli di non essere controllabili in quanto protetti da speciale  immunità. O cribbio! Ma a che specie di teste appartiene quellolì ?! 


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