L’Eni chiede a Milena Gabanelli risarcimento di 25 milioni. Art.21: tentativo intimidatorio

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Nella puntata di Report andata in onda il 16 dicembre 2012 la giornalista Milena Gabanelli lanciò un servizio dal titolo “Ritardi con Eni” con il quale si voleva fare chiarezza sull’attività del gruppo produttore di energia. L’azienda, sesto gruppo petrolifero mondiale per giro di affari, con un atto di citazione lungo 145 pagine accusa ora la trasmissione di averne leso l’immagine, e fa richiesta di risarcimento per 25 milioni di euro. Articolo21  è solidale con Milena Gabanelli e la redazione di Report che ha il solo torto di continuare a svolgere con rigore e senza guardare in faccia a nessuno il delicato lavoro d’inchiesta. Non vi è dubbio alcuno che chi si sente diffamato abbia il diritto di tutelarsi ma la richiesta di 25 milioni di euro avanzata dall’Eni piu che alla tutela della propria onorabilità assomiglia oggettivamente ad un tentativo di intimidazione e rientra pienamente in quel capitolo delle cosiddette querele temerarie che sono ormai utilizzate come arma preventiva nei confronti del diritto di cronaca”. “Per queste ragioni non solo siamo solidali con Milena Gabanelli ma ci auguriamo anche che il nuovo parlamento voglia immediatamente mettere mano ad una revisione della materia e anche a prevedere una sostanziosa penalità nei confronti di chi utilizza questo tipo di richieste, condannandoli al pagamento della medesima cifra in caso di sconfitta in sede giudiziaria.


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