Giornalismo sotto attacco in Italia

L’Europa in crisi riceve il nobel per la pace

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Il premio Nobel per la pace del 2012 è stato assegnato all’Unione Europea, come anticipato dall’emittente norvegese NRK. Il premio coincide con una delle fasi più critiche dell’Unione messa a dura prova dalla crisi economica. L’Unione europea, nata sulle ceneri della seconda guerra mondiale, grazie all’accordo dei sei Paesi firmatari del Trattato di Roma nel 1957 con cui istituirono la Comunità europea, ha contribuito a stabilizzare un continente teatro di conflitti.

Nonostante le crisi di crescita economica ricorrenti, l’Ue ha legato i destini di nemici di ieri ed è diventato il più grande mercato comune e la prima potenza economica mondiale, dove è garantita la libera circolazione di merci, persone, servizi e capitale. Nel corso degli anni, il progetto si è ampliato arrivando a includere 27 Stati, fino a poco tempo fa divisi dalla “cortina di ferro” e da grandi disparità economiche, sociali e culturali. Oggi 17 Stati dell’Ue condividono la moneta unica dell’euro.

Il premio Nobel per la Pace 2012 è stato assegnato all’Ue per aver “contribuito per oltre sei decenni a promuovere pace, riconciliazione, democrazia e diritti umani”, ha detto il Presidente del Comitato Nobela Oslo norvegese Thorbjoern Jagland.

Le Motivazioni del Premio
L’Unione e i suoi membri per oltre sei decenni hanno contribuito al progresso della pace e della riconciliazione, della democrazia e dei diritti umani in Europa”, si legge nel testo di assegnazione del premio Nobel per la pace all’Ue. “Durante gli anni della guerra, il comitato norvegese per il Nobel ha assegnato il riconoscimento a persone che hanno lavorato per la riconciliazione tra Germania e Francia. Dal 1945, la riconciliazione e’ divenuta realta’. La sofferenza terribile patita durante la Seconda Guerra mondiale ha dimostrato la necessita’ di una nuova Europa. In 70 anni Germania e Francia hanno combattuto tre guerre. Oggi un conflitto tra Berlino e Parigi e’ impensabile. Cio’ dimostra come, attraverso sforzi ben mirati e la costruzione di una fiducia reciproca, nemici storici possano divenire partner.

Negli Anni ’80, Grecia, Spagna e Portogallo sono entrati nell’Unione. L’instaurazione della democrazia e’ stata la condizione per la loro adesione. La Caduta del Muro di Berlino ha reso possibile l’ingresso a numerosi Paesi dell’Europa centrale e orientale, aprendo una nuova era nella storia d’Europa. Le divisioni tra Est e Ovest sono in gran parte terminate, la democrazia e’ stata rafforzata, molti conflitti su base etnica sono stati risolti. L’ammissione della Croazia, il prossimo anno, l’apertura di negoziati con il Montenegro, e il riconoscimento dello status di candidato, sono passi per rafforzare il processo di riconciliazione nei Balcani.

Nell’ultimo decennio, la possibilita’ di una adesione della Turchia hanno fatto progredire la democrazia e i diritti umani nel Paese. L’Ue sta affrontando una difficile crisi economica e forti tensioni sociali. Il Comitato per il Nobel vuole concentrarsi su quello che considera il piu’ importante risultato dell’Ue: l’impegno coronato da successo per la pace, la riconciliazione e per la democrazia e i diritti umani. Il ruolo di stabilit. giocato dall’Unione ha aiutato a trasformare la gran parte d’Europa da un continente di guerra a un continente di pace. Il lavoro dell’Ue rappresenta la “fraternita’ tra le Nazioni”, e costituisce una forma di “congressi di pace” ai quali si riferiva Alfred Nobel nel 1895 come criterio per il premio Nobel per la pace”.

*tratto da Il mondo di Annibale


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