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“Dal momento che il presidente Monti è un uomo prudente che misura le parole sarebbe un grave errore e persino un gesto di maleducazione non prendere sul serio le sue nuove riflessioni critiche sullo statuto dei lavoratori. Forse dopo aver modificato, in peggio, l’articolo 18 dello statuto si vuole ora “manomettere” lo spirito e la lettera
dell’intero statuto”.
Lo afferma in una nota il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti. “Spiace inoltre dover constatare che alle ripetute esternazioni contro i diritti dei lavoratori non corrisponda mai un richiamo nei confronti di chi ha praticato e pratica una sgradevole discriminazione nei confronti dei lavoratori iscritti ai sindacati “sgraditi”, a cominciare dalla FIOM”. “Per queste ragioni – conclude Giulietti – firmare e sostenere i quesiti referendari sul lavoro servirà anche ad affermare un pubblico dissenso nei confronti di qualsiasi disegno di ulteriore riduzione dei diritti sociali e civili”.
