In mostra a Beirut i disegni di Farzat sulla rivoluzione

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di Lorenzo Trombetta
Il presidente siriano Bashar al Asad che con una valigetta in mano chiede un passaggio in macchina a Gheddafi in fuga è solo una delle vignette di Ali Farzat, il disegnatore siriano annoverato dalla rivista Time tra le cento persone più influenti del mondo, in mostra in questi giorni a Beirut. Non si tratta più di un uomo qualunque vessato dall’ottusità dei burocrati e schiacciato dalla dittatura in un Paese qualunque: è forse uno dei primi disegni in cui Farzat rende riconoscibili i bersagli della sua critica pungente e si dice che sia stata proprio questa vignetta la miccia che ha provocato il suo pestaggio da parte degli sgherri del regime. La mostra, dal titolo “al-Thawra fi-l-rusumāt” (La rivoluzione nei disegni) è stata organizzata da alcuni studenti dell’Università americana di Beirut (Aub) che appartengono al gruppo “Students for a Free Syria” nell’ambito di una serie di inziative a sostegno del popolo siriano. In esposizione altri celeberrimi bozzetti del cartonista: come quello dell’agente tronfio che disegna un sorriso sulle bende di un uomo con la testa fasciata, oppure il disegno del burocrate che grida che uno più uno fa cinque, mentre un uomo che si ostina a contraddirlo viene trascinato via da un poliziotto con il manganello. La mostra si tiene di fronte alla West Hall dell’Aub e resterà aperta fino al 27 aprile. Per maggiori informazioni, è possibile consultare la pagina facebook dedicata all’evento

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