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”Parte male il dibattito pubblico sui temi in discussione nel nuovo CdA Rai, nel metodo e nel merito”. Lo scrive in una nota Roberto Natale, Consigliere di Amministrazione Rai. ”Nel metodo -spiega Natale- perché il consigliere anziano Antonio Marano, facente funzioni di presidente, si è reso responsabile di una vistosa ‘sgrammaticatura’, dettando riga per riga la nota che i parlamentari leghisti della Vigilanza hanno poi dato alle agenzie: una immediata politicizzazione dei temi da lui posti in CdA, che certo non aiuterà un confronto sui contenuti. E qui veniamo al merito, perché non giova alla Rai la polemica su trasmissioni e conduttori/conduttrici che – in una fase difficoltosa per gli ascolti del servizio pubblico – stanno conseguendo importanti risultati di audience e, nella diversità degli stili, concorrono a tener viva una presenza assai significativa della Rai negli approfondimenti informativi”, prosegue il consigliere Rai. ”Auspico piuttosto che il consigliere Marano, oltre che lanciare in campo fumogeni, metta a frutto i suoi ottimi rapporti con la Lega al fine di ottenere dal ministro Giorgetti quell’incontro sulle risorse Rai che il CdA ha sollecitato già un mese fa: per evitare il taglio del canone che demagogicamente la sua parte politica invoca, in spregio a quanto chiede di fare all’Italia il Media Freedom Act; e per scongiurare gli sciagurati interventi sulle finanze Rai previsti dall’art.113 della Legge di Bilancio, che stringono al collo del servizio pubblico un autentico cappio. Con le conseguenze che tutti i dipendenti Rai, in attesa di un delicato rinnovo contrattuale, rischiano di dover pagare”, conclude Natale.
(Nella foto Roberto Natale)
