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Nel giorno in cui il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in visita ufficiale a Roma, dichiara al Corriere della Sera che la questione migratoria è europea e che l’Italia non può essere lasciata da sola ad affrontare gli sbarchi, ci siamo confrontati con Fabrizio Gatti, grande giornalista d’inchiesta, autore di reportage che hanno rivelato gli aspetti più oscuri e indicibili della tratta dei migranti e dello sfruttamento, ai limiti dello schiavismo, cui sono sottoposti una volta arrivati nel nostro Paese e adesso autore del romanzo “Nati sul confine”, in cui, attraverso la storia di Mabruk, un bambino siriano non ancora nato, parla alle nostre coscienze, interrogandoci sull’abisso che abbiamo davanti agli occhi ma spesso ci rifiutiamo di vedere.
