Secondo il World Trends in Freedom of Expression and Media Development 2022–2025 dell’Unesco la libertà di stampa segnala un calo del 10 per cento dal 2012, con un’accelerazione evidente dopo il 2020. Secondo gli autori del rapporto un deterioramento di questa portata trova precedenti solo nella Prima guerra mondiale.
Aumentano censura, pressioni politiche e controllo economico, mentre l’autocensura dei giornalisti cresce del 63 per cento tra il 2012 e il 2024. Anche i governi hanno intensificato le misure di controllo sui media del 48 per cento in dodici anni, erodendo pluralismo e autonomia editoriale.
Il rapporto chiarisce che l’arretramento riguarda anche l’Europa occidentale e il Nord America che registrano un calo complessivo di circa il 6 per cento tra il 2012 e il 2024, pari a una riduzione media annua dello 0,46 per cento. A peggiorare sono soprattutto gli indicatori legati alla libertà accademica, alla censura indiretta e alle minacce contro i giornalisti, segnali di un clima sempre più ostile al dissenso informato.
