Giornalismo sotto attacco in Italia

Una giornata per Nino Lisi: il giornalismo come coscienza civile

0 0

In un tempo attraversato da conflitti, disinformazione e smarrimento civile, ricordare figure come Nino Lisi significa riaffermare la necessità di un giornalismo libero, pensante, capace di orientare le coscienze e non soltanto di registrare gli eventi. Il suo nome, la sua opera, la sua eredità morale ci richiamano alla responsabilità della parola e al dovere della verità: fondamenti imprescindibili della democrazia e della convivenza civile.

La giornata dedicata a Nino Lisi a Napoli il 13 ottobre scorso è stata non solo un tributo alla sua memoria, ma anche un atto di riflessione collettiva sul ruolo del giornalismo come strumento di dialogo, di conoscenza e di libertà. Nel corso dell’incontro, impreziosito dagli interventi di Roberta Lisi, Emanuela Bocchetti e Altero Frigerio, è emerso il ritratto di un intellettuale rigoroso e di un uomo capace di coniugare la curiosità del cronista con l’impegno civile dell’educatore.

Gli interventi di Antonio Bassolino e Ugo Leone hanno restituito il senso di una Napoli e di un Mezzogiorno vissuti da Lisi come centro vitale della cultura democratica, laboratorio di idee e di solidarietà. Nei contributi di Giuseppe Avallone, Marco Brazzoduro, Massimo Silvestri, Giovanni Russo Spena, Vincenzo Vita, Giuseppe Giulietti, Pietro Barrera e Arturo Scotto si sono intrecciati temi di drammatica attualità: antisemitismo, guerra, diritti umani, religione, terrorismo internazionale, Medio Oriente, pace, Sud e Costituzione.

Attraverso tali riflessioni è riemersa la lezione di Nino Lisi: il giornalismo come esercizio di libertà e come missione etica, fondato sul rispetto dei fatti, sulla complessità delle verità e sull’ascolto dell’altro. Un giornalismo che non si piega alla propaganda, che non rinuncia al dubbio, che rifiuta il linguaggio dell’odio e della semplificazione.

In un’epoca segnata dal fragore delle guerre e dal silenzio delle coscienze, la testimonianza di Nino Lisi continua a indicarci la strada di una cultura della pace e della responsabilità, nella quale la parola resta presidio di libertà e strumento di umanità. Coltivare la sua memoria significa non solo onorare il giornalista, ma custodire un’idea alta di società e di Repubblica: quella in cui il pensiero critico è forza costruttiva, la verità non è merce negoziabile e l’informazione è servizio alla comunità. La sua lezione continua a interrogarci: non basta informare, bisogna contribuire a costruire coscienza critica e responsabilità.

 

L’integrale dell’evento

https://www.radioradicale.it/scheda/771166/nino-lisi-una-vita-per-gli-altri


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21

Articolo21
Panoramica privacy

Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web trovi più interessanti e utili.

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.