Riparte da Catania la “Global Sumud Flottilla”. Basterà un filo di maestrale per far giungere i pacifisti (non terroristi!) in Palestina. La Sicilia si dimostra ancora crocevia del Mediterraneo e delle infine sue culture. Come diceva il geografo Verdnasky: “Possiamo cambiare la storia, non la geografia”. La Sicilia è destinata ad essere luogo di incontro tra i popoli. Dalla fine dello scorso millennio è in atto (recentemente anche in “atti” amministrativi) la proposta della “Piazza delle Tre Culture” a Catania. Un luogo di pace dove trovano posto una Sinagoga, una Chiesa e una Moschea, di fronte ai tre rispettivi istituti di cultura. Prevista sul mare etneo che guarda ad Oriente. Perché da Est sono giunte le religioni, come i popoli che abitano l’Europa. Oggi è forse il momento più indicato per parlare di pace, creando un luogo dove l’incontro tra le
diverse culture sia la base della sua funzione. Fosse già esistito qualcosa di simile nel mondo avrebbe “dato luogo” ad ogni possibile incontro, per trovare soluzione ai problemi che incombono sul Mediterraneo. Un progetto per “costruire” la Pace, per cambiare la Storia, partendo dalla Geografia.
