Il 26 agosto del 2004 il giornalismo italiano ha perso un grande cronista, un narratore delle storie più lontane e scomode, Enzo Baldoni, giornalista freelance, pubblicitario, blogger, uomo in grado di raccontare senza filtri né retorica le brutalità della guerra. E quanto manca ancora oggi alla comunità internazionale dei giornalisti! A partire dagli anni Novanta, Baldoni ha attraversato scenari di conflitto e marginalità in ogni angolo del mondo: dal Chiapas degli zapatisti alle fogne di Bucarest accanto a bambini già dipendenti dalla droga. È tra i Karen perseguitati in Birmania, si mischia tra i guerriglieri di Timor Est agli ordini del futuro presidente della repubblica Xanana Gusmão, visita il lebbrosario di Kalaupapa alle Hawaii. In Colombia raggiunge un campo delle Farc, dove intervista un comandante con una taglia da un milione di dollari sulla testa.
