Quelle parole della Presidente sul covid che riportano al sovranismo

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Le parole di Giorgia Meloni sul covid trasmesse, senza intermediazione critica, dal Tg1 rappresentano una svolta in questa campagna elettorale. La Presidente, evidentemente preoccupata dai sondaggi che lei ben conosce, ha deciso di riaprire la competizione a destra, preoccupata dal leggere recupero in atto della lega di Matteo Salvini e Roberto Vannacci.
La tenuta di Fratelli di Italia è direttamente legata al crollo annunciato della Lega.
Salvini ha occupato saldamente l’ala della destra radicale, sottraendo qualche consenso ai meloniani, ora in affanno.
Da qui il nervosismo della “capa” che ha deciso di rilanciare e ha scelto  come argomento le misure assunte, per fortuna, dal governo Conte, presidente, e da Speranza, ministro della salute.
Per questa ragione la Meloni ha scelto di comiziare dagli schermi di Telemeloni, naturalmente  nessuno le ha ricordato che, qualche tempo fa, aveva dichiarato l’esatto contrario.
Sarebbe invece doveroso e persino obbligatorio per un servizio pubblico, dare memoria delle dichiarazione dei governanti, ricordare i precedenti, non inginocchiarsi davanti alle menzogne, informare la pubblica opinione affinché possa poi scegliere  liberamente.
Quelle parole sul covid ci hanno ricollocato nell’ala estrema ed estremista del sovranismo di destra in compagnia dei Trump, dei Putin, degli Orban, dei Milei, dei Bolsonaro…
Si tratta anche di uno sfregio al presidente Sergio Mattarella, che ha sempre sostenuto l’esatto contrario, per non parlare dell’offesa a quei medici, infermieri, sindaci, ricercatori, volontarie e volontari che hanno salvato la vita a milioni di donne e di uomini spesso sacrificando la propria.
Le parole della Meloni sul covid segnano il confine tra gli schieramenti, mai come in questo caso l’Italia che crede nella Costituzione, nel diritto alla salute, nello stato sociale, dovrebbe reagire insieme, senza gelosie, senza protagonismi inutili, rivendicando con orgoglio le scelte di quei giorni e l’aver anteposto l’interesse generale ad ogni calcolo di bottega o di partito.
Le parole della presidente Meloni ci hanno confermato che loro, invece, in quei giorni, avrebbero imitato Trump e Bolsonaro, anteponendo i sondaggi e la ricerca del consenso, alla salvaguardia del diritto alla vita.
Sarà bene non dimenticarlo, soprattutto alla vigilia del prossimo voto.


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