Venti giorni a Mariupol, prima proiezione in Campania. Guardare la guerra negli occhi

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Dopo due anni dall’invasione russa e dall’inizio della guerra in Ucraina, la Uil Campania, Uniti Aps (Unione Italiana Immigrati) Adoc Napoli e Campania e le Associazioni ucraine My Volia e Pink Mood hanno promosso ed organizzato la proiezione del film-documentario “Venti giorni a Mariupol” del giornalista e corrispondente di guerra Mstislav Chernov che si è svolta alla sede della UIL Campania, in Varco Pisacane a Napoli.

Il film documentario, proiettato ufficialmente per la prima volta a Napoli, vincitore di numerosi e prestigiosi festival, tra cui i Bafta Film Awards, candidato all’Oscar nella categoria Miglior film documentario, racconta la storia delle prime settimane di combattimenti a Mariupol, in Ucraina, quando la città fu circondata dagli occupanti durante l’invasione russa.

Dopo la proiezione del documentario è iniziato un dibattito che ha offerto la possibilità di  riflettere sui danni e le conseguenze della guerra, ma anche per discutere dell’accoglienza e della vita delle donne, dei giovani e dei bambini rifugiati ucraini a Napoli, in Campania. Dopo la proiezione, infatti, attraverso le testimonianze di due giovani rifugiati ucraini, Lenenko Maksym e Rostylav Prosin, sono intervenuti Giovanni Sgambati, segretario generale della UIL di Napoli e Campania, Luca Fella Trapanese, assessore al welfare del Comune di Napoli, Lucia Fortini, assessore alla scuola, alle politiche sociali e giovanili della Regione Campania, Matteo Lorito, rettore della Università degli Studi di Napoli. Hanno portato la loro riflessione: Désirée Klain, giornalista di Articolo 21, Kovalenko Maksym, console ucraino, Zhanna Zhukova, rappresentante My Volia e Vincenzo Di Giacomo, presidente Adoc Napoli e Campania.

Il dibattito è stato moderato da Camilla Iovino, segretaria regionale della UIL di Napoli e Campania e da Olga Korenkova, rappresentante Pink Mood.

Il film “20 Days in Mariupol” racconta i primi 20 giorni dell’assedio alla città ucraina di Mariupol durante l’invasione russa. Il regista, Mstyslav Chernov, è un giornalista ucraino che ha coperto in modo esclusivo gli orrori della guerra in Ucraina, vincendo premi come il Pulitzer Premio Public Service – Giornalismo per il bene pubblico. Il documentario mostra immagini di vita vera, senza filtri, che mettono in evidenza la brutalità e la disperazione della guerra. Chernov sottolinea l’importanza di continuare a sostenere il giornalismo libero, soprattutto nei paesi totalitari. Il film è anche un richiamo a tornare ad essere umani e a comprendere l’impatto devastante dei conflitti sui civili. Chernov spera che il suo lavoro possa contribuire a far tornare la speranza nei bambini dell’Ucraina.


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