Cultura: nome proprio, politico, femminista, plurale

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Aspettando l’8 marzo femminista, arrivano a Feminism7, fiera dell’editoria delle donne, espressione di “Archivia biblioteca delle donne” e realizzato con il supporto della “Fondazione Una, Nessuna, Centomila”, il focus sulle carceri e quello su “Elsa e le altre”, con il coinvolgimento delle scuole capitoline e la partecipazione straordinaria delle attrici Carolina Crescentini e Jasmine Trinca.

Scrivere da donna e pubblicare da donna: alle spalle di ciascuna editrice ci sono anni, a volte anche molti decenni di attività culturale e di ricerca femminista, come nel caso di Annamaria Crispino, direttrice editoriale per la rivista Leggendaria e la casa editrice Iacobelli, che attraverso una continua ricerca ha inteso smontare i tradizionali canoni letterari, aprendosi a tutto campo – a cinema, teatro, radio e televisione, fumetto, manga – per valorizzare forme di scrittura a firma femminile anche ibride, insolite, a cavallo tra i generi, e avere un catalogo molto ampio e vivace, che include, accanto al grande filone della letteratura e della critica letteraria, anche il tema della cura, l’attualità e l’autobiografia, le collane di guide, giallistica e gastronomia, salute e sport, fiction e non-fiction. Uno dei frutti più apprezzati del loro lavoro è la rassegna Feminism, che da sette anni fa incontrare e dialogare esperienze editoriali diverse da tutta Italia, offrendo strumenti per sinergie e arricchimento reciproco. Ispirata alle Fiere dell’Editoria Femminista che si sono tenute in varie città europee negli anni Ottanta, ha un’anima a cinque menti, oltre a quella di Crispino, Maria Palazzesi, Giovanna Olivieri, Stefania Vulterini, Maria Vittoria Vittori. Quest’anno oltre alle tradizionali presentazioni di libri dal primo al 4 marzo la Casa internazionale delle Donne ospiterà anche numerosi dialoghi e focus specifici, tutti attorno al nodo sociale dell’ Abitare le relazioni: corpi, ambienti, città, come spiega Maria Palazzesi: “70 le case editrici in Fiera, e più di 100 le autrici coinvolte con le loro opere, e con loro coordinatrici, ospiti, interlocutrici. Sono loro a dar vita ai tanti incontri che rendono davvero ricco in qualità, e non solo in quantità, un programma che è anche manifesto di politica culturale. Come in tutte le edizioni di Feminism anche quest’anno abbiamo scelto di affrontare i temi e le grandi questioni della contemporaneità, dal sostegno ai luoghi delle donne quali spazi di libertà comune, alla valorizzazione dell’editoria indipendente di qualità e della produzione d’autrice, al genere, ai diritti, al colonialismo, al razzismo, alle migrazioni, alle ecologie future, alla giustizia climatica, al lavoro, alla cura, alla guerra, alla pace, al fantastico come concreta proiezioni di un mondo a venire e dell’avvenire del mondo. Costruire nuove cosmogonie stando saldamente piantate nel mondo reale e nel presente che ci coinvolge e interroga, questo è compito della cultura, della creatività e questo Feminism vuole contribuire a realizzare”.

E, proprio per questo, in uno dei focus si parte da una storia vera di criminalità e perdono nel carcere minorile di Nisida, quella dell’omicidio della guardia giurata Gaetano Montanino e dell’incontro tra la vedova e il giovanissimo assassino, raccontata in Storia di un abbraccio (Piemme 2023) dalla stessa Lucia Montanino con la giornalista de la Repubblica Cristina Zagaria che dialogheranno il 3 marzo alle ore 18 nel focus Sguardi dentro con i giovani, a cui il libro in particolare si rivolge. Grande attesa per l’ attrice Carolina Crescentini, che con la sua interpretazione sul piccolo schermo ha acceso curiosità e interesse di ragazze e ragazzi sulle condizioni di limitazione della libertà personale dei loro coetanei cresciuti in contesti degradati e criminosi e sull’opportunità di poter fare scelte diverse e riprendere in mano la propria vita, così come punta a fare il progetto che CCO-Crisi come opportunità, che cura l’evento a Feminism7, porta negli IPM. “Con Crisi come opportunità abbiamo sostenuto Feminism sin dalla sua prima edizione e siamo onorate di poter continuare a farlo” afferma Giulia Minoli, vicepresidente e fondatrice di Una Nessuna Centomila, “L’incontro che modererò il 3 marzo rappresenta un’opportunità significativa per favorire il dialogo tra donne che si confrontano quotidianamente con il mondo della detenzione minorile. Sarà un momento prezioso in cui dare voce al racconto delle protagoniste di una realtà spesso distorta da facili e sterili pregiudizi, riflettendo sull’importanza di una narrazione pubblica accurata, della condivisione e del contributo attivo della cultura, delle associazioni e delle istituzioni”.

Ruolo fondamentale in tal senso lo ha la scuola come agenzia di socializzazione primaria e proprio agli insegnanti di ogni ordine e grado è rivolta la giornata di formazione del 4 marzo a cura della SIL-Società italiana delle Letterate, Leggendaria, Manifestolibri, FactoryA e Indici Paritari interamente dedicata alle scrittrici di ieri che hanno forgiato generazioni di pensatrici e attiviste e che, nonostante siano spesso lasciate in secondo piano nei programmi scolastici, continuano a essere faro di libero pensiero per le giovani di oggi e di domani. Riprova è stato il successo televisivo de La Storia, serie tratta dal capolavoro di Elsa Morante, autrice a cui la giornata è simbolicamente intitolata, con la partecipazione straordinaria di Jasmine Trinca, protagonista della serie tv e attivista che trasmetterà ai giovani, con dei reading dai romanzi del Premio Strega 1957, il suo attualissimo e futuribile messaggio.

Anche quest’anno, rispetto ai tradizionali festival di presentazione di volumi, cifra distintiva del Feminism fiera dell’editoria delle Donne, giunta alla sua VII edizione, saranno i focus, articolati in tavole rotonde che consentono di istituire un costruttivo confronto tra materiali di riflessione, proposte di intervento e pratiche sperimentali. Affinché i libri non siano solo mero strumento di riflessione ma anche e soprattutto prima spinta fattiva verso un mondo di diritti ed equità all’altezza delle aspettative di tutte e tutti. Alla tavola rotonda parteciperà anche Celeste Costantino, tra le fondatrici di Una Nessuna Centomila: “Siamo felici di affiancare questo progetto così importante. La Fondazione ha tra i suoi principali obiettivi proprio il cambiamento culturale come strumento di contrasto alla violenza sulle donne. Dalla nascita della Fondazione abbiamo puntato molto sull’arte e sulla cultura per cercare di costruire un immaginario diverso che riuscisse a raccontare in maniera corretta la violenza e che riuscisse a prevenire e contrastare il fenomeno. Abbiamo costituito un importante laboratorio artistico che funge non solo da testimonial della Fondazione ma coinvolge attivamente artisti che desiderano promuovere la propria arte, il proprio lavoro e la propria professionalità. La nostra partecipazione a Feminism7 si inserisce perfettamente in questa nostra grande attenzione nei confronti della parola, della scrittura e della diffusione del pensiero delle donne”.


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