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Don Luigi Ciotti ha incontrato ieri gli studenti del liceo scientifico Grassi di Latina nel cammino che porta alla Giornata della Memoria e dell’Impegno del 21 marzo che quest’anno si svolgerà a Roma. All’incontro era presente anche il responsabile di Libera Lazio, Gianpiero Cioffredi, oltre al Prefetto di Latina,Maurizio Falco. Per due ore don Luigi Ciotti ha dialogato con i ragazzi e ha parlato non solo di mafia ma anche dell’impegno che ciascun cittadino può mettere nella lotta comune alla criminalità organizzata. “La Giornata della memoria e dell’impegno nasce perché volevamo dare un nome alle persone uccise dalla mafia. – ha detto don Luigi Ciotti – Quelle vittime avevano appunto un nome, una storia, una famiglia. Ricordo perfettamente quando dieci anni fa, nel 2014, il giorno prima della Giornata della Memoria che si svolse proprio qui a Latina, con un corteo di centomila persone, il Papa volle incontrare i familiari delle vittime, mille persone, ascoltò quei nomi col capo chino”. Poi ha fatto un lungo riferimento al ruolo della Chiesa ricordando come in passato ci sono stati errori, la mafia nella stagione degli attentati al patrimonio storico e cattolico italiano disse che “i preti non dovevano interferire”. Erano gli anni dei martiri della Chiesa italiana immolati sull’altare eretto dalla criminalità organizzata, don Pino Puglisi e don Peppe Diana.
