Il buio dell’autoritarismo contro la luce della democrazia: violato l’art 21 della Costituzione

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Dichiarazioni, leggi, pericolose alleanze mostrate senza ritegno. I bastoni, gli oli di
ricino, le aggressioni, hanno questa nuova veste. O si capisce bene quel che sta
avvenendo, oppure si cade nell’errore che commettono Azione e Italia Viva che si
fanno promotori di un gravissimo bavaglio alla democrazia che vive di luce, non di
buio. Il buio con cui si vogliono tenere nascosti i provvedimenti giudiziari non è un
dispetto ai giornalisti e in particolare a quanti lavorano con passione e duramente
sulle inchieste. E’ un attacco diretto al cittadino che ha il diritto di essere informato,
come solennemente affermato dai padri e dalle madri costituenti che vararono
l’articolo 21 della Carta Costituzionale.
Il potere che questa maggioranza variabile vuole perseguire rifiuta qualunque
tipo di controllo, dalla verifica parlamentare, al diritto di critica, addirittura alle
funzioni del Presidente della Repubblica. Nel gioco delle parti i ruoli vengono
assegnati di volta in volta ad attori diversi: Ignazio Benito Maria La Russa, Crosetto,
Giorgia Meloni. Lei si ritaglia il compito di rassicurare con dichiarazioni senza
contraddittorio, fatte davanti a telecamere compiacenti che le consentono, da
dirigete del suo partito, non da Presidente del Consiglio, di arringare i suoi sodali e i
telespettatori per ben 70 minuti. Presidente e amministratore delegato Rai non
hanno niente da dire? E la commissione parlamentare di vigilanza?
Non solo sorrisi, ammiccamenti alternati a qualche incontrollato (?) tono più
autoritario, ma addirittura la presentazione sul palco di Atreju del suo più convinto
sostenitore internazionale, il leader di Vox, lo spagnolo Abascal. Supporter
appassionato che è arrivato ad affermare che ‘il modello Italia deve essere esportato
in tutta Europa’.
Possibile che tutto questo non basti ancora a capire che si sta costruendo un
progetto di regime che diverrà sempre più incontrollato se al più presto non ci
saranno reazioni adeguate? Le azioni sindacali da sole non bastano. Occorre mettere
in campo iniziative forti in difesa della democrazia, della Costituzione, dei diritti,
degli emarginati, contro la tutela a tutti i costi dei privilegiati, dei ricchi, dei potenti.

Possibile che qualcuno possa ancora dichiarare che ci troviamo di fronte al
consueto gioco democratico? Qui siamo di fronte al tentativo di limitare la
democrazia e le sue espressioni più rappresentative. Bisogna agire, con forza,
pacificamente, con gli strumenti di chi nella libertà è cresciuto ed ha anche
contribuito a consolidarla, prima che allo strisciante e quotidiano attacco alla
Repubblica Democratica fatto prevalentemente di comizi, slogan, uso proprietario
dei mezzi radiotelevisivi, si sostituisca la violenza fisica dei troppi fascisti e nazisti
che continuano ad operare sotto traccia.


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