A Trieste dibattito pubblico al Circolo della Stampa a difesa della sanità pubblica

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Dal 22 maggio del 2023 esiste a Trieste un Comitato di Partecipazione dei Consultori Familiari, costituitosi a seguito delle intenzioni di ASUGI di ridurre il numero di sedi consultoriali nel territorio urbano (da 4 a 2) e riorganizzare l’offerta di cura rivolta ai cittadini, alle cittadine, ai bambini e alle famiglie.

Il Comitato ha più volte fatto presente che nel riassetto ipotizzato il servizio non viene né rinforzato né si avvicina di più ai bisogni delle persone; viene invece lasciata  scoperta un’ampia fetta di territorio cittadino, obbligando le persone a spostarsi a sedi più lontane, riducendo di fatto opportunità di accesso e disaggregando le reti territoriali (con il servizio sociale, con la scuola e i servizi educativi, con le organizzazioni del terzo settore) a favore delle persone più in difficoltà e non ottemperando in questo modo alle indicazioni di legge  (DM 77/22). Nuovi modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale del Servizio Sanitario Nazionale per che prevedono 1 consultorio ogni 20.000.

Dal mese di maggio il Comitato insieme ad associazioni e singoli cittadine e cittadini ha dato corso a presidi territoriali settimanali presso i Consultori di San Giacomo e di San Giovanni (quelli che secondo ASUGI verranno chiusi) per informare la popolazione e raccogliere istanze e criticità direttamente da chi i servizi utilizza. Si è creata una collaborazione continuativa su obiettivi comuni con l’associazione Non Una di Meno, a sua volta promotrice di iniziative che hanno visto un’ampia partecipazione e coinvolto in modo attivo numerose cittadine e cittadini.

È emersa da parte dei cittadini e delle cittadine una difficoltà a reperire informazioni, una criticità legata a progressive riorganizzazioni interne che rendono i percorsi più complessi. In particolare è emersa la domanda più cruciale: “perché chiudere servizi che funzionano e possono/ debbono essere ampliati e potenziati e non ridotti?”

A queste legittime domande non sono state date risposte soddisfacenti, né azioni sono state messe in atto da ASUGI per informare e confrontarsi con la cittadinanza sui contenuti e i modi di ciò che al momento sembra essere in realtà un depauperamento dell’offerta anziché un potenziamento.

Il Comitato ha organizzato, insieme a “Articolo 21 Liberi di”, un incontro pubblico di informazione, riflessione e confronto il giorno 22/11 presso il Circolo della Stampa di corso Italia 13, dalle 15 alle 18.30 dal titolo  “I Consultori Familiari: un presidio di salute pubblica da tutelare”.

Verrà proposta una introduzione di Nicoletta Dentico, giornalista e esperta di salute globale e di diritti, su quanto il servizio sanitario pubblico e le sue attuali criticità locali, ben evidenti a tutti, rispecchino difficoltà  e ostacoli legati a politiche sanitarie su più ampia scala e come sia necessario operare  informando e sensibilizzando i cittadini ad una partecipazione per la garanzia dei propri  diritti, in particolare quello al benessere e alla salute sancito dalla Costituzione italiana.

Verranno poi presentati, per la prima volta in Regione FVG, da Serena Donati, ginecologa ricercatrice del Reparto per la Salute della Donna e dell’Età Evolutiva dell’Istituto Superiore di Sanità, i dati della ricerca condotta sui Consultori in Italia e in Regione FVG nel 2018-2019, per poter riflettere su quali sono gli aspetti da potenziare in risposta ai bisogni delle persone.

Seguirà una riflessione di Giorgio Tamburlini, pediatra e presidente del Centro per la Salute del Bambino ONLUS di Trieste, sull’importante funzione delle équipe multiprofessionali dei consultori, in rete con gli altri servizi socio sanitari ed educativi del territorio, per la salute e il benessere dei bambini e delle famiglie, nell’ottica del sostegno allo sviluppo dei bambini nei primi mille giorni di vita.

Il cortometraggio di Marco Fregonese, Manuel Geron, Sybill Calligaris e Adriano Vessichelli, prodotto da Dobialab e Vivacomix,  metterà in evidenza l’importanza  e la necessità di servizi  pubblici per adolescenti e i giovani per  proteggere, attraverso l’informazione  e l’educazione nelle scuole e nei contesti di vita,  lo sviluppo di comportamenti protettivi nell’area della affettività e sessualità.

Infine, Natalina Folla, ricercatrice di Diritto Penale ci propone un pensiero sull’importanza di questi servizi per la garanzia dei diritti alla salute e all’autodeterminazione delle donne in relazione alla violenza di genere e alle Mutilazioni Genitali Femminili.

Questo incontro pubblico, che vuole favorire l’ascolto  di chi vorrà partecipare, si propone di essere uno spazio di informazione e confronto con le cittadine e i cittadini, per aumentare la consapevolezza sulla necessità di proteggere i Consultori Familiari da azioni che snaturano il loro mandato  istituzionale di servizi di base, vicini alle persone, accessibili, a garanzia dei diritti, nel momento in cui l’impoverimento e lo  smantellamento del servizio sanitario pubblico e universalistico aumenteranno le disuguaglianze  e cambieranno lo stato di salute di tutti e in particolare dei cittadini e delle cittadine nei momenti di maggiore vulnerabilità.


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