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Una iniziativa suggerita da Renato Parascandolo, promossa dal sacro convento, dalla rivista San Francesco, da articolo 21 e dal comune di Assisi.
Due ore di “ compartecipazione ” al dolore delle vittime, di chi è costretto a scappare
da una morte sicura per sfidare una morte possibile.
Al termine della serata articolo 21, attraverso le parole del coordinatore nazionale, Beppe Giulietti ha avanzato la proposta di dedicare una installazione, una panchina del ricordo, dedicata alle vittime di ogni nazionalità, di ogni colore della pelle, di ogni fede religiosa, costrette a scappare da guerre, terrore, fame, catastrofi ambientali.
Assisi, capitale del dialogo, dell’incontro, del rispetto delle differenze e delle diversità potrebbe essere il luogo ideale per un omaggio collettivo a chi ha perso la vita nella speranza di arrivare nella “terra promessa ed attesa”