Giornalismo sotto attacco in Italia

“Delitto all’ombra delle tre cime” – di Mariacristina Pettorini Betti

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Chi ha ucciso Marina Malin in Zanella, trovata senza vita in un dirupo di un sentiero ad alta quota ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo nel complesso delle Dolomiti? Com’è possibile che un delitto sia compiuto in un luogo tanto bello e paradisiaco dove tutto sembra inneggiare alla vita, alla vicinanza a Dio e rifiutare sdegnosamente l’idea della morte? In una terra così tranquilla, poi, dove i fatti di sangue avvengono raramente, una volta ogni morte di Papa!

Proprio per questo il fatto delittuoso genera particolare allarme sociale e inquietudine in questi giorni di fine agosto, con la presenza di ancora tanti turisti richiamati in Alto Adige dalle bellezze naturalistiche e storiche.

Marina Malin stava trascorrendo un tranquillo periodo di vacanza in un albergo presso lo splendido lago di Dobbiaco, in piacevole compagnia. Ad occuparsi del caso viene chiamata la squadra Omicidi della Questura di Bolzano, diretta dal giovane e attraente Commissario capo Manfred Biasini. Il delitto sembra maturato all’interno di una complicata vicenda matrimoniale; ma poi la scena si amplia e si intreccia con la storia dell’ultimo conflitto mondiale. Le indagini su cose e persone si dipanano in luoghi ricchi di fascino, anche fuori dal territorio regionale, alla ricerca del movente delittuoso. Alla fine, grazie alle proprie doti deduttive e alla paziente e abile ricostruzione dei fatti, il Commissario Biasini approda alla verità.

 

Delitto all’ombra delle tre cime

di Mariacristina Pettorini Betti

Tralerighe libri Collana Nero 24

ISBN 9788832872880

Euro 18,00

Pagine 208

 

Mariacristina Pettorini Betti, di origini laziali, vive ormai da quasi quarant’anni a Lucca. Dopo gli studi classici e la laurea in Giurisprudenza, conseguita presso l’Università “La Sapienza” di Roma, ha svolto per venticinque anni l’attività di docente di Discipline giuridiche ed economiche presso Istituti di istruzione secondaria di Pistoia e Lucca. Ha svolto per dieci anni anche l’attività di Dirigente scolastico presso istituti di primo e secondo grado di Lucca e provincia. Autrice di saggi a carattere economico-giuridico, soprattutto su aspetti relativi alla legislazione scolastica, ha voluto ora dedicarsi alla scrittura del suo primo romanzo giallo, genere letterario da lei sempre amato come assidua lettrice. Il libro vuol rappresentare anche un tributo d’amore verso l’Alto Adige e in particolare verso l’Alta Val Pusteria che l’autrice, appassionata della montagna, ha scelto come ambientazione del suo primo romanzo. Le vicende si svolgono in particolare tra le cime delle Dolomiti, montagne incantate meta, da più di quarant’anni, delle sue vacanze estive ed invernali


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