Oggi l’attacco a via Rasella, tra meno di un mese il 25 aprile. Cosa fare per difendere la Costituzione?        

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La strada tracciata da Giorgia Meloni soltanto pochi giorni fa, nella ricorrenza della strage delle Fosse Ardeatine, viene ora perseguita con tenacia, quasi con la certezza dell’intoccabilità, dal presidente del Senato Ignazio La Russa, al quale poco interessa di rivestire la seconda carica dello Stato quando si tratta di tentare di riscrivere la storia per denigrare la resistenza e rendere onore ai macellai nazifascisti.

Le parole ignobili per raccontare l’attentato di via Rasella dovrebbero fare insorgere tutti gli italiani che si riconoscono della Costituzione nata dalla resistenza partigiana che portò alla sconfitta del fascismo.  Finora, quando scrivo, si sono levate solo le voci delle opposizioni di sinistra. Silenzio dal cosiddetto terzo polo, ancor più grave il silenzio complice di quei 17 18 parlamentari che dall’opposizione votarono per La Russa. E perché non dicono nulla i cosiddetti ‘moderati’ di Lupi, i Forzaitalioti di Tajani, la Lega, almeno la parte meno legata al carro del potere?

Se si tratta dell’ennesimo braccio di ferro che Fratelli d’Italia vuole imporre ai suoi alleati, beh sarebbe ora che venissero date delle risposte. Altrimenti se c’è una silente accettazione da parte di vari gruppi politici del negazionismo di quella che è stata la storia che ha segnato il riscatto internazionale dell’Italia dalla vergogna fascista, davvero dobbiamo convincerci che ci stiamo avviando verso il tentativo di instaurare anche in Italia una democratura all’ungherese o alla Putin.

E il 25 aprile è ormai prossimo. Cos’altro dovremo ancora aspettare per capire qual è la china presa da chi oggi è al potere. O ci si muove e ci si organizza per delle risposte a tutela forte della Costituzione e dell’Antifascismo o rischiamo di trovarci immersi di nuovo nell’ignavia che un secolo fa uccise la democrazia liberale.


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