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«Gentile direttore,
non intendo certo entrare di nuovo nel merito della nota, quanto surreale, polemica delle ‘banane e dei datteri’, ma vorrei fare due precisazioni.
La prima è che non c’era alcun errore di botanica: non ho mai preteso di far nascere le banane sulle palme (!). Alludevo al curioso paesaggio ‘caraibico, tipico delle ‘Repubbliche delle banane’, locuzione ben nota, che indica stati dominati da oligarchie ricche e corrotte. Intendendo dire che proprio questo, a mio giudizio, purtroppo siamo: a dispetto della retorica presidenziale.
La seconda riguarda l’intervento del dottor Giovanni Grasso. Benché il mio profilo twitter sia esplicitamente privato («Qua rappresento a malapena me stesso: solo opinioni personali, in direzione ostinata e contraria»), Grasso mi ha risposto chiamandomi «professore, anzi magnifico rettore»: una scelta arbitraria, che ha ingenerato una tempesta nella tempesta (con la destra estrema che chiedeva le mie dimissioni per una opinione privata!). Ora, se il dottor Grasso crede che i profili privati non impediscano di ricondurre le opinioni lì espresse all’ufficio ricoperto da quel cittadino, un osservatore in buona fede non può che dedurre che egli abbia inteso invero parlare come portavoce della Presidenza della Repubblica. Lascio ad altri giudicare quanto ciò sia conforme all’altissimo ufficio della Presidenza»
Con il saluto più cordiale, da un grande estimatore di Articolo 21
Tomaso Montanari
