Tutela dei giornalisti, i nuovi impegni della Commissione UE

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“La Commissione – si legge nei testi che accompagnano la Raccomandazione  presentata il 16 settembre scorso dalla vice presidente della Commissione Věra Jourová – fornisce sostegno ai progetti che promuovono un ambiente mediatico libero, diversificato e pluralistico, anche sostenendo il giornalismo collaborativo e transfrontaliero, individuando le violazioni della libertà dei media e difendendo i giornalisti esposti a minacce”.

Per la prima volta, la questione della sicurezza dei giornalisti entra nell’agenda delle priorità e delle urgenze, e diventa una necessità da affrontare. Lo ha ribadito anche la presidente Von Der Leyen la settimana scorsa nel suo discorso sullo stato dell’Unione, e ciò che forse era dato per scontato, proprio perché alle basi della democrazia, diventa invece un campo in cui intervenire. Lo è stato forse da quando a Malta è stata uccisa la giornalista Daphne Caruana Galizia, il 16 ottobre 2017, fatto che ha portato a una Risoluzione del Parlamento Europeo nel 2018, lo stesso anno in cui in Slovacchia è stato ucciso Ján Kuciak, per arrivare ai recenti omicidi di giornalisti in Grecia e nei Paesi Bassi. L’Europa non è più quella roccaforte di sicurezza e libertà che si illudeva di essere.

Di qui l’accelerazione degli ultimi mesi, che ha visto il voto di nuove Risoluzioni del Parlamento Europeo, a novembre 2020 e a giugno 2021, e poi l’adozione da parte del governo dell’UE del Piano d’Azione sulla Democrazia, in cui la libertà di stampa e la sicurezza dei giornalisti sono priorità di intervento.

In cifre: nell’ambito dell’attuale quadro finanziario pluriennale, 75 milioni di euro saranno investiti nel settore della libertà e del pluralismo dei media, mentre i progetti in corso a sostegno della sicurezza dei giornalisti, nonché della libertà e del pluralismo dei media, hanno una dotazione complessiva di 21,5 milioni di euro in finanziamenti dell’UE.

Tra questi progetti, che la Commissione si propone di incentivare ulteriormente, c’è il programma JiR Milano, implementato da QCode Mag per conto di OBCT nell’ambito del consorzio Media Freedom Rapid Response: l’occasione per giornalisti sotto pressione di staccare dal proprio ambiente, trascorrere sei mesi in un contesto accogliente, in cui proseguire la propria attività e affinare competenze e contatti. C’è tempo fino a fine settembre per candidarsi.

Fonte OBCT Link: https://www.balcanicaucaso.org/aree/Europa/Tutela-dei-giornalisti-i-nuovi-impegni-della-Commissione-UE


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