WPFC 2020: il racconto della prima giornata di lavori #pressfreedom

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In questi giorni al World Forum a L’Aja si sta tenendo la World Press Freedom Conference, la conferenza mondiale sulla libertà di stampa organizzata dall’UNESCO. L’edizione di quest’anno si sarebbe dovuta tenere ad aprile, ma è infine slittata a dicembre a causa dell’emergenza Coronavirus.

La conferenza è stata resa fruibile online gratuitamente, ma nonostante molti relatori si siano collegati dalle proprie abitazioni, ogni evento del calendario ha una parte realizzata in presenza. Molte stanze del World Forum sono state trasformate in studi televisivi che ospitano un solo presentatore e al più un ospite.

Nella cerimonia di apertura di ieri il presentatore televisivo olandese Humberto Tan ha introdotto la direttrice generale dell’UNESCO Audrey Azoulay, la giornalista filippina Maria Ressa, Elizabeth Budmiller del New York Times e le giornaliste Lina Attalah e Nima Elbagi. Presente in studio Stef Blok, Ministro degli Esteri dei Paesi Bassi.

Particolarmente interessanti le testimonianze di Maria Ressa, che ha raccontato delle minacce ricevute a causa del proprio lavoro d’inchiesta nelle Filippine di Duterte, e di Lina Attalah, reporter egiziana che ha studiato in Italia e che nel 2020 è stata riconosciuta dal Time come una delle cento persone più influenti del mondo.

Nel corso del dibattito il vignettista di satira politica Emanuele Del Rosso ha disegnato dal vivo una serie di vignette dedicate alla libertà di stampa nel mondo. Durante la cerimonia di apertura si è anche esibito Ahmad Joudeh, un noto ballerino siriano di base ad Amsterdam. Joudeh ha ballato su un palcoscenico vuoto, emozionando la platea di giornalisti che seguivano l’evento da altre stanze dell’edificio.

Sempre nella giornata di ieri si sono tenuti altri panel sulla sicurezza dei giornalisti, la libertà di stampa e la rappresentazione delle donne e delle minoranze nei media. Tra gli ospiti in presenza il pubblicitario inglese Blake Harrop, esperto di inclusività nel settore pubblicitario, e Joe Maalouf, conduttore televisivo di un programma d’inchiesta libanese che è stato più volte minacciato di morte a seguito dei suoi lavori contro corruzione e malaffare ed è sopravvissuto ad un attentato. Tra i collegamenti a distanza anche quello dell’avvocatessa Amal Clooney.

Il calendario della Conferenza è ricominciato oggi in mattinata e proseguirà fino alla cerimonia di chiusura, in programma per le 13:30. Tra gli ospiti in presenza previsti per oggi c’è anche Hatice Chengiz, fidanzata del giornalista Jamal Ahmad Khashoggi, ucciso a Istanbul nel 2018. Oltre a lei, parleranno anche la reporter Zeinab Badawi e la Advocacy Director Melody Patry

*Gabriele Cruciata ha vinto la nona edizione del Premio Roberto Morrione per il giornalismo investigativo. Segue i lavori della conferenza come reporter della redazione Youth Unesco

* La vignetta è di Emanuele Del Rosso


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