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“La condanna in primo grado per concussione con il riconoscimento dell’aggravante mafiosa inflitta a coloro che avevano minacciato la collega Federica Angeli di Repubblica è la conferma del rigore e della serietà con cui Federica aveva condotto l’inchiesta denunciando presunte pratiche illecite in atto nel municipio di Ostia. La Federazione nazionale della stampa italiana, che ha già deliberato la costituzione di parte civile nel processo a carico dei presunti autori delle minacce, rinnova a Federica Angeli, costretta a vivere sotto scorta, la propria solidarietà con buona pace di quanti l’hanno aggredita e sbeffeggiata per le proprie inchieste e per il riconoscimento ricevuto dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarell”».
Lo affermano, in una nota, il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti.
