Giornalismo sotto attacco in Italia

“Senza progetti quello che resta è l’occupazione di posti e poltrone”. I sindacati Rai commentano le recenti nomine

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“Senza progetti quello che resta è l’occupazione di posti e poltrone.
In questo momento il vertice Rai arrivato con annunci di grandi riforme, si mostra fermo al ‘900: controllo del potere, piazzando perlopiù amici nei luoghi chiave.
Questo si realizza in un momento in cui si certifica un bilancio in rosso e in cui l’incertezza sul canone non dà nessuna garanzia di risorse per il futuro. Se questa è l’idea di Rai che il vertice ha, capiamo perché non sono funzionali gli interni: ovvero i lavoratori che credono al Servizio Pubblico e in questi anni hanno assicurato alla Rai di essere azienda leader.
La prossima settimana tutte le sigle sindacali dei lavoratori Rai si incontreranno per valutare azioni comuni”.

SLC Cgil, Uilcom Uil, Ugl telecomunicazioni, Snater, Libersind-ConfSal, Usigrai


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