Giornalismo sotto attacco in Italia

Il Papa: 'Un credente non può parlare di povertà e vivere come un faraone'

0 0

Francesco è amareggiato per l’infedeltà e il tradimento dei due collaboratori a cui aveva dato la sua fiducia, ma non è preoccupato per il contenuto delle carte che sono state divulgate: è un’indagine voluta dalla stessa Santa Sede.

«Dobbiamo parlare con la verità e anche con la testimonianza: la testimonianza della povertà. Un credente non può parlare della povertà o dei senzatetto e condurre una vita da faraone». In pieno scandalo Vatileaks, con la Chiesa nel mirino per l’uso “disinvolto” delle finanze vaticane, Papa Francesco scende in campo con un’intervista rilasciata a un giornale di strada di olandese, Straatnieuws.
L’ANATEMA CONTRO LA CORRUZIONE 

Bergoglio riparte dal tema della povertà: «Gesù è venuto al mondo senzatetto e si è fatto povero. La Chiesa vuole abbracciare tutti e dire che è un diritto di avere un tetto sopra di te. Nei movimenti popolari si lavora con tre «t» spagnole: trabajo (lavoro), techo (casa) e tierra (terra). La chiesa predica che ogni persona ha il diritto a queste tre cosa». Ma attenzione a due tentazioni. «La vita da faraone», appunto. E la corruzione. «C’è sempre questa tentazione nella vita pubblica. Sia politica, sia religiosa». Si possono fare accordi con i governi, spiega Bergoglio, «ma devono essere accordi chiari, accordi trasparenti. Per esempio: noi gestiamo questo palazzo, ma i conti sono tutti controllati, per evitare la corruzione»
DALL’ARGENTINA ALL’OBOLO DI SAN PIETRO 

Il Papa racconta un aneddoto: «Una volta ho fatto una domanda a un ministro dell’Argentina, un uomo onesto. Uno che ha lasciato l’incarico perché non poteva andare d’accordo con alcune cose un po’ oscure. Gli ho fatto la domanda: quando voi inviate aiuti, sia pasti, siano vestiti, siano soldi, ai poveri e agli indigenti: di quello che inviate, quanto arriva là, sia in denaro sia in spesa? Mi ha detto: il 35 per cento. Significa che il 65 per cento si perde. È la corruzione: un pezzo per me, un altro pezzo per me». Una storia che richiama la vicenda dell’Obolo di San Pietro: il libro di Gianluigi Nuzzi “Via Crucis” ha svelato come su 10 euro che nel 2013/2014 entravano in Vaticano per la beneficenza del Santo Padre 6 finivano a sanare i conti in rosso della Curia, 2 venivano accantonati in un fondo che ormai ammonta a 400 milioni di euro e solo 2 erano nella disponibilità del Papa per la beneficenza prevista.
LA SVOLTA SULLE CASE DEL VATICANO 

Chi ha incontrato ieri il Papa assicura che è sereno e determinato ad andare avanti con le riforme e il primo passo sarà proprio sulla gestione del patrimonio immobiliare e degli affitti. Come raccontato dal retroscena di Andrea Tornielli sulla Stampa sono due le parole secche ed inequivocabili che ha pronunciato Francesco all’interlocutore che gli chiedeva dello scandalo delle case: «Si cambierà». Il Pontefice è profondamente amareggiato per il tradimento e l’infedeltà dei due indagati per il secondo Vatileaks, il prelato spagnolo Lucio Angel Vallejo Balda e la pr Francesca Immacolata Chaouqi. Ma non è preoccupato per il contenuto delle carte che sono state divulgate, frutto di un’approfondita indagine interna che lui stesso aveva promosso per procedere con le riforme. E tra le riforme che appare intenzionato a compiere subito c’è appunto quella relativa alla gestione del patrimonio immobiliare della Santa Sede, le case e gli appartamenti gestiti dall’Apsa e da Propaganda Fide. (La Stampa)

Da sanfrancesco
http://credit-n.ru/zaymyi-next.html
http://credit-n.ru/zaymyi-next.html http://credit-n.ru/zaymyi-next.html http://credit-n.ru/zaymyi-next.html
http://credit-n.ru/zaymyi-next.html


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21

Articolo21
Panoramica privacy

Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web trovi più interessanti e utili.

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.