5 ottobre, protesta nazionale delle emittenti locali

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E’ stata convocata per il 5 ottobre alle ore 12.30 la prtesta nazionale delle emittenti locali contro la vendita delle frequenze e i Bandi farsa del Ministero dello Sviluppo Economico. Pubblichiamo di seguito il comunicato che lancia la mobilitazione firmato da presidente di REA – Radiotelevisioni Europee Associate , Antonio Diomede

La protesta parte dalla constatazione che questo Governo, come il precedente, sta lavorando per consegnare tutti i mezzi trasmissivi e le migliori risorse radioelettriche nelle mani delle grandi Reti nazionali e multinazionali a scapito dell’emittenza locale e dei fondamentali diritti costituzionali. Venerdì 5 ottobre 2012, alle ore 12.30, si chiude la gara per la riassegnazione alle locali delle frequenze in Campania, Lombardia, Veneto, E. Romagna, Piemonte, Friuli V.G., Valle d’Aosta. Trentino A.A. Trattandosi di una gara indetta con un Bando Farsa indetta dal Ministero dello Sviluppo Economico, dove già sa chi sono i vincitori, per l’occasione la REA – Radiotelevisioni Europee Associate, facendosi interprete dell’indignazione generale presente nella categoria, indice una giornata di civile, ma vigorosa affinché venga avvertita dal Capo dello Stato, per la violazione dei diritti costituzionali e della pericolosa concentrazione in atto dei mezzi di comunicazione quale insidioso ingrediente per favorire la sottomissione di popolazioni e di interi continenti con nuove forme di dittatura. Non sono parole grosse, ha precisato il Presidente Antonio Diomede: “il processo è stato avviato già con l’insediamento del Governo Monti il quale ha dimostrato di essere  il rappresentante della Finanza internazionale e che ha preteso di prendere le redini del Paese con la scusa della crisi dei partiti e del dissesto finanziario dello Stato. In pratica, in modo garbato e silente, l’Italia ha già subito un parziale “colpo di Stato”. I finanzieri, ora, vogliono completare l’opera con il  controllo dei mezzi trasmissivi e delle frequenze. Se riusciranno in ciò, la Carta costituzionale verrà mortificata,  non saremo più liberi. Saremo controllati sia con le carte di credito e bancomat sia con internet e telefonini. Insomma, il colpo di Stato sarà riuscito perfettamente in modo soft come i professori sanno fare. Pertanto un Monti bis non è augurabile, ma i partiti devono svegliarsi per non trovarci nella condizione di essere sottomessi alla  dittatura delle Telecoms-Bank”

REA – Radiotelevisioni Europee Associate
Antonio Diomede
Presidente REA

Per info e approfondimenti:
www.reasat.it


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