Continua la mobilitazione “free Pussy Riot”. Domani la sentenza

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“Il messaggio dei loro passamontagna è che non importa chi di loro è stata arrestata – non sono persone, sono un’Idea. Ed è per questo che sono una minaccia: è facile imprigionare gli individui, ma provate a imprigionare un’Idea!” Slavoj Žižek.
“Ora ho sentimenti contrastanti su questo processo. Da un lato, ci aspettiamo un verdetto di colpevolezza. Rispetto alla macchina giudiziaria, noi non siamo nessuno, e abbiamo perso. D’altra parte, abbiamo vinto. (il sito freepussyriot)

Tutto il mondo vede ora che il procedimento penale contro di noi è stato fabbricato. Il sistema non può nascondere la natura repressiva di questo processo. Ancora una volta, il mondo vede la Russia in modo diverso da come Putin cerca di presentarla nei suoi quotidiani incontri internazionali. Chiaramente, nessuna delle promesse di Putin di procedere verso uno stato di diritto sono state mantenute. E la sua affermazione che questa corte sarà obiettiva e che pronuncerà un verdetto equo è l’ennesimo inganno verso tutto il paese e la comunità internazionale.” Ekaterina Samutsevich, una delle tre Pussy Riot a processo (dichiarazione all’ultima udienza).

Venerdì 17 agosto a Mosca verrà pronunciata la sentenza per il processo alle Pussy Riot. Le tre ragazze del gruppo punk sono accusate di hooliganism e blasfemia per un improvvisato concerto tenuto qualche mese fa nella Cattedrale di Cristo Salvatore. Hanno invocato la Vergine Maria di liberare il paese da Putin.
La repressione contro il gruppo è stata plateale. Lo stato putiniano e le gerarchie ecclesiastiche ortodosse hanno avviato l’ennesimo processo farsa all’insegna del motto: colpirne uno per educarne cento. Ci erano riusciti con Khodorkovskij. Ma si sa che gli imprenditori non sono tanto solidali tra di loro. Non così i musicisti. In tutto il mondo la caccia alle streghe putiniana ha suscitato un’ondata emotiva di band e artisti che sicuramente il regime non si aspettava.

Si sono susseguiti appelli e manifestazioni. Il 17 agosto ci saranno iniziative
pubbliche in mezzo mondo. Con un solo slogan: Free Pussy Riot. A Milano, Annaviva (associazione nata per onorare la memoria di Anna Politkovskaja)
organizza un presidio in via Dante sotto la bandiera russa per l’Expo.  17 agosto ore 17, vi aspettiamo. FREE PUSSY RIOT!!!!!!!!!!!!!


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