“Vogliamo Trasparenza”. Aderisce anche Fnsi

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Anche la Fnsi aderisce alla campagna “Vogliamo trasparenza”, promossa dalle sigle raccolte nella Open Media Coalition alla vigilia delle nomine che, nelle prossime settimane, porteranno al rinnovo dell’Agcom, dell’Autorità Garante della Privacy, del Consiglio di Amministrazione Rai.La Giunta del sindacato unitario dei giornalisti giudica essenziale che le imminenti decisioni – così rilevanti anche per il mondo dell’informazione – avvengano secondo procedure di selezione delle candidature tali da consentire all’opinione pubblica di valutare il livello delle competenze in lizza e i criteri in base ai quali le Camere e il governo procederanno alle scelte.

Di questa trasparenza c’è un bisogno ancor più grande oggi che la fiducia dei cittadini nel sistema dei partiti è scesa tanto in basso: scelte motivate in modo aperto e sulla base di pubblici curricula sono, oltre che una garanzia di qualità delle nomine, un indispensabile antidoto al pericoloso dilagare dell’antipolitica. E una discussione trasparente serve ad assicurare che le decisioni non solo rispondano a criteri di competenza tecnica, industriale e accademica, ma guardino anche ai contenuti editoriali, a chi ne ha la cura, e alla funzione civile connessa a quegli incarichi.

LA CAMPAGNA

Nei prossimi giorni Parlamento e Governo nomineranno il nuovo Consiglio di amministrazione della RAI ed i nuovi componenti del Garante per il trattamento dei dati personali e la riservatezza e dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.
18 uomini dai quali dipende in buona parte il futuro dell’informazione nel nostro Paese e, conseguentemente, la misura di libertà e democrazia della quale disporremo.

Sino ad oggi, la loro nomina è avvenuta nel buio delle segrete stanze del Parlamento e di Palazzo Chigi, lontano dallo sguardo – evidentemente ritenuto indiscreto – dei cittadini, al riparo dall’attenzione dei media e, soprattutto, al di fuori di ogni meccanismo di selezione scientifico e meritocratico.

E’ ora di dire basta.

E’ ora di chiedere ed anzi esigere dal Parlamento e dal Governo che alla selezione degli uomini dai quali dipende la libertà di informazione nel nostro Paese si proceda attraverso un meccanismo trasparente e rigoroso, con cittadini e media posti nella condizione di osservare che tutto proceda nel rispetto delle regole e candidati presentati in modo palese e selezionati sulla base ed in ragione delle loro competenze e posizioni – anche politiche – su temi e questioni che si troveranno ad affrontare e non già semplicemente  di oscure dinamiche politiche, quote o lottizzazioni.

Non si tratta di teorizzare o proporre – benché i tempi siano, probabilmente, ormai maturi – una radicale rivisitazione di regole e processi di selezione né di auspicare l’uscita della politica – almeno quella che si scrive con la “P” maiuscola – da tali processi ma, più semplicemente, di esigere TRASPARENZA, insuperabile garanzia – specie nell’era di internet e dell’intelligenza collettiva – di processi di selezione riforosi ed efficaci.

E’ muovendo da questi presupposti che Open Media Coalition, neonata-coalizione di numerose associazioni di cittadini, consumatori, imprese studiosi e ricercatori nonché studenti universitari ha deciso di lanciare una campagna sulla trasparenza nelle nomine del CdA della RAI e dei componenti dell’Ufficio per il Garante per la privacy e quelli dell’Autorità Garante delle comunicazioni.

La richiesta è tanto semplice quanto rivoluzionaria: Parlamento e Governo adottino un sistema di selezione aperto, trasparente e rigoroso e si assumano così la responsabilità – almeno politica – delle loro scelte.

VogliamoTRASPARENZA(.it)
ed è nostra ferma intenzione esigerla attraverso la Rete, l’intelligenza collettiva e le regole dello Stato di diritto nelle quali crediamo e ci riconosciamo.


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