Articoli
Il giornalismo si occupa troppo poco dei giovani e, quando lo fa, ne parla spesso in modo superficiale (APPUNTI PER IL FORUM DI ASSISI)
L’informazione morbosa è malata. Anche questa è violenza contro le donne
Ancora Lui (I Tg di lunedì 25 novembre)
Cgil-Cil-Uil: “Lavoratori e Operatori dell’Industria Culturale Italiana: alziamo gli scudi!”
I diritti delle donne sono diritti umani
Ma che giornalismo vogliamo? C’è dietro un pensiero?
Mangano, ad ognuno il suo eroe
Votate no alla privatizzazione, totale o parziale, della Rai. Sì alle proposte di riforma. Petizione su Change.org
Per decenni la RAI è stata privatizzata: metà ai partiti, l’altra metà ai pubblicitari. Gli uni e gli altri hanno cercato di farne uno strumento docile per i loro interessi. Lottizzandola i primi, riempiendola di “spazzatura” i secondi, in concorrenza con Mediaset.
Olbia, licenziata con un sms per aver aiutato la sorella colpita dall’alluvione
“E’ una vergogna quello che è successo a questa povera donna che per aver aiutato la sorella colpita dall’alluvione è stata licenziata: non ho parole!!! Pergiunta con un sms! Questa triste notizia non merita un minimo di spazio di indignazione sui mezzi d’informazione nazionali?” Marco Bazzoni, operaio metalmeccanico e prezioso collaboratore di Articolo21 da sempre sensibile sul tema del lavoro, ci ha segnalato per primo questa notizia che ha dell’assurdo. “Licenziata con un Sms” scrive il quotidiano on line SardiniaPost. “E una storia che ha l’effetto di un pugno sullo stomaco. Che proprio stona in questo scenario di
Arrestato per la terza volta l’editore di Radio Shabelle
Articolo21 solidale con Marina Morpurgo rinviata a giudizio per aver criticato una campagna pubblicitaria. Serve una nuova legge sulla diffamazione
La Camera a breve voterà sulle modifiche all’art. 138. Facciamoci sentire e difendiamola, questa Costituzione, dal nuovo attacco. Oggi 24 novembre l’Anpi sarà in oltre 160 piazze d’Italia
Giornalista critica un manifesto sessista e riceve avviso di garanzia per diffamazione
Vedendo questi manifesti, della scuola professionale per estetiste Siri di Foggia, molte persone si sono indignate per l’uso di un’immagine che sfiora la pedo-pornografia e per il suo messaggio. La giornalista Marina Morpurgo