In occasione della Giornata nazionale della stampa – un paradosso in un paese, l’Azerbaigian, dove la libertà d’informazione è fortemente repressa – Amnesty International ha lanciato una campagna per la liberazione delle giornaliste e dei giornalisti in carcere solo per aver fatto il loro lavoro e aver esercitato la libertà d’espressione.
Giornaliste e giornalisti che si occupavano di corruzione, ambiente e violazioni dei diritti umani sono stati arrestati, accusati di reati inesistenti e sottoposti a maltrattamenti e a condizioni inumane e degradanti di detenzione.
Tra loro vi sono Sevinj Vagifgizi, Ulvi Hasanli e Nargiz Absalamova di Abzas Media; Aysel Umudova e Natig Javadli di Meydan Tv; Alasgar Mammadli, fondatore di Toplum Tv; Farid Mehralizade, collaboratore di Radio Free Europe / Radio Liberty; e Hafiz Balali, giornalista investigativo.
Le loro famiglie subiscono minacce e rappresaglie di natura economica.
L’Azerbaigian ha attualmente il più alto numero di giornalisti e giornalisti in carcere da quando, nel 2001, è entrato a far parte del Consiglio d’Europa.
