Giornalismo sotto attacco in Italia

Un Nobel per la pace assegnato ai bambini

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E’ questo il senso profondo del premio a Malala Yousakzay e a Kailash Sathyarthi, entrambi impegnati a salvare giovani dall’ignoranza e dallo sfruttamento. Due condizioni che si potenziano a vicenda.

La pace nasce nelle scuole, perché non è istintiva come la violenza, ma va appresa. Ci vogliono anni di impegno e di esempio per costruire persone dotate di cultura di pace.
Fatta di ascolto, dubbio, curiosità, tolleranza, autocontrollo ed empatia.

Questo Nobel per la pace dà speranza, anche perché premia persone che si sono mosse dal basso, sentendo l’esigenza di fare qualcosa per gli altri, mossi dalla loro coscienza. Senza chiedere soluzioni ai politici, ma diventando politici con le loro azioni.
Dimostrando che tutti possiamo cambiare le cose. Tanto o poco, non importa.
Quello che importa è reagire alla rassegnazione, spesso la cromatura che copre un fatalismo pigro.


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