Articoli


La sfida culturale per salvare l’Egitto

“La rivoluzione ha ancora molta strada da fare …” commentava qualche tempo fa l’avvocatessa Magda Adlj del Centro antiviolenza El Nadim. Mi colpì molto la sua intervista dalla quale trapelava un’indole battagliera. Questa donna, come tante altre, non si è lasciata intimidire dall’ ondata di islamizzazione politico-nazionalistica egiziana del dopo Mubarak. Essa fece intendere che le chiusure imposte dall’establishment dei Fratelli Musulmani trovavano

Posto Occupato

Immaginate di trovarvi in un luogo in genere affollato, un cinema, un teatro, un treno, e di vedere un posto occupato da un oggetto: una borsa, un libro, uno zaino, un giornale. Il tempo passa, lo spettacolo o il viaggio finiscono, e quel posto è rimasto vuoto, quell’oggetto, lì. Vi resterà il ricordo di quell’assenza e vi chiederete il perché. E questo è lo scopo di “Posto Occupato” un’ iniziativa nata da una riflessione di Maria Andaloro, editrice del settimanale online www.lagrandetestata.com “Posto occupato” è un pensiero, un dolore, una reazione