Myanmar: la democrazia in ostaggio. Lunedì 12 Aprile ore 17

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Da quando, il primo febbraio scorso, nel Myanmar/Birmania un colpo di stato militare ha rovesciato il governo civile di Aung San Suu Kyi, il paese è precipitato nel caos e si trova oggi sull’orlo di una vera e propria guerra civile dalle conseguenze imprevedibili.

Molti tra quelli che hanno inizialmente sostenuto la mobilitazione democratica, minacciano oggi di prendere le armi di fronte ad una giunta che reprime sanguinosamente ogni protesta, provocando ad oggi oltre 550 vittime tra i civili e migliaia di profughi in fuga dalle proprie case.

Tutto questo avviene in un clima di blanda riprovazione da parte dei paesi occidentali e di scarso interesse dell’opinione pubblica, la cui attenzione è quasi esclusivamente concentrata sulle problematiche della pandemia, e con la complicità di Russia e Cina che, preoccupate per la difesa dei loro interessi strategici nell’area, si oppongono a qualsiasi ipotesi di azione concreta da parte dell’ONU, comprese le sanzioni economiche.

Quale futuro aspetta quelle popolazioni, come può l’opinione pubblica democratica sostenere quanti stanno lottando per il ripristino della legalità, perché è dovere delle forze politiche democratiche e del Governo Italiano chiedere con forza in ogni consesso internazionale la fine di questa drammatica e intollerabile situazione?

A queste ed altre domande cercheremo di rispondere incontrando cooperanti ed associazioni che operano in quel territorio, e ascoltando le testimonianze dirette, anche in collegamento internazionale, di alcuni dei protagonisti della lotta alla giunta militare.

Link per la partecipazione al meeting Zoom

https://us02web.zoom.us/j/82991010718?pwd=VVlTbnpOQi9nNXBBeVptV2prbVMrdz09

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