Memorandum Italia-Libia. Il 2 febbraio Radicali Italiani in presidio a Montecitorio per chiedere la sospensione

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“Come abbiamo indicato nei giorni passati, il Governo non ha alcuna intenzione di intervenire sul memorandum in tempi rapidi. Mentre attende una maggiore stabilità per apportare delle modifiche, ogni giorno rifugiati e migranti rischiano di essere torturati, stuprati e uccisi. È chiaro come, nello scenario attuale, un’interlocuzione con la Libia per arrivare ai necessari cambiamenti non sia possibile, ma la soluzione c’è ed è evidente: il memorandum sia sospeso immediatamente. Neppure in nome dei delicati equilibri internazionali possiamo continuare a permettere che si verifichino violazioni sistematiche dei diritti umani. Siamo complici di violenze aberranti” dichiarano Massimiliano Iervolino e Giulia Crivellini, Segretario e Tesoriera di Radicali Italiani, che il 2 febbraio alle ore 15.30 saranno in presidio di fronte a Montecitorio per chiedere ai presidenti delle Camere e al Parlamento di portare in aula con urgenza il memorandum Italia-Libia e deliberarne la sospensione immediata. L’accordo, infatti, non è mai passato per la Camere, nonostante l’articolo 80 della Costituzione preveda che siano esse ad autorizzare “con legge la ratifica dei trattati internazionali che sono di natura politica, o prevedono arbitrati o regolamenti giudiziari, o importano variazioni del territorio od oneri alle finanze o modificazioni di leggi”.

“A Orfini, che riconosce la complicità dell’Italia e chiede se dobbiamo rassegnarci a questo, rispondiamo che noi continueremo a ‘non fregarcene’, a opporci, a denunciare gli effetti del vergognoso patto con la Libia e a chiederne la sospensione. Facciamolo fianco a fianco, il 2 febbraio di fronte a Montecitorio: a Orfini, come agli altri parlamentari che ne condividono il pensiero, chiediamo di scendere in piazza con noi. Siamo sicuri di non essere gli unici a voler dire no”.


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