Una lettera per Denis. Cresce la gara di solidarietà per l’italiano che rischia la condanna a morte in Thailandia. L’appello di Articolo21

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Nella puntata di ieri sera di “Che tempo che fa” Fabio Fazio ha ricordato il caso di Denis Cavatassi, l’agronomo di Tortoreto (Teramo) che rischia la pena di morte in Thailandia con l’accusa di essere il mandante dell’omicidio di Luciano Butti, amico e socio in affari. Condannato a morte in primo grado nel 2015, la sentenza è stata confermata in secondo grado nel 2017.

Nessun testimone oculare e nessun movente. Bonifici e crediti a lui attribuiti sono inesistenti. Eppure Cavatassi è ancora in carcere e rischia la condanna a morte. Quando fu rilasciato la prima volta in attesa del processo scelse di restare in Thailandia e di non tornare in Italia pur sapendo i rischi che correva perché voleva dimostrare la sua totale innocenza.
Da allora ad oggi la sorella Romina, il fratello Adriano e i genitori Gianni e Maria stanno conducendo una battaglia quotidiana di verità e giustizia insieme al legale Alessandra Ballerini.

Una conferenza stampa al Senato con l’allora presidente della Commissione Diritti Umani Luigi Manconi, una fiaccolata di solidarietà per le strade del paese abruzzese, i contatti con i canali diplomatici, la recente visita della sorella e l’ambasciatore italiano in Thailandia, fino al colloquio di poche settimane fa alla Camera con il presidente Roberto Fico che ha garantito l’attenzione delle istituzioni al caso di Denis.

A breve è prevista la sentenza della Corte di Suprema. Denis Cavatassi è l’unico italiano al mondo a rischiare la condanna a morte. E per questo si moltiplicano gli appelli e cresce anche l’attenzione dei media (anche se sono ancora pochi) che si stanno occupando di lui.

Ma c’è un’iniziativa – richiamata da Fazio nella trasmissione – che può coinvolgere tutti i cittadini. Denis che ama leggere ma che in carcere può ricevere pochissimi libri ha chiesto che gli siano spedite lettere dall’Italia. Lettere di gente comune che gli racconti come vive, come trascorre le sue giornate. Chiunque può scrivergli inviandole alla mail dell’avvocato leg-ale@libero.it

Anche gli scrittori hanno cominciato ad inviargli i loro pensieri e riflessioni. Il primo tra questi è stato Moni Ovadia. E per questo anche Articolo21 lancia l’appello a scrittori, autori, giornalisti, poeti, cantautori… affinché inviino i loro messaggi a Denis.

#freedeniscavatassi


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