Madiba: Uomo subito!

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Mandela-Madiba è riuscito a vivere sulla Terra per ben 95 anni. Già solo questo fatto ha dell’incredibile -che altri chiamano miracolo- stante le ingiurie, specie corporali, che il suo fisico per decenni fu costretto a subire. “Non sono un santo, non sono un profeta. Sono un umile servitore”: sono queste le parole che più (ci) arricchivano i suoi tantissimi messaggi. Per tutto il resto spettava alla nostra “discrezionalità” ricalcare oppure no il suo esempio pratico.

Oggi è morto e tutte le prime pagine mondiali urlano: Santo subito! Io non ci sto perché Madiba (ma non solo) non ci sta! E’ tempo di finirla con tumulazioni in scrigni reliquari d’emozioni sante, eroiche e chi più ne ha più ne metta, buone giusto per venerazione da spolverare negli anni commemorativi anziché per fattibilità quotidiana. Quel Mandela è rappresentante di specie umana fattibile ed è con quella che ha dato (e si spera proseguirà a dare) senso all’esistenza di tutti noi (mica solo della sua) distanti anni luce dall’essere santi martiri ed eroi.Per chi ne sente il bisogno, ma anche solo per chi è “curioso” di capire il senso di “umile servitore” basta che risponda (sinceramente) alla domanda: chi è il mio padrone?”.

Mandela ha saputo dimostrare che possono e devono esserlo tutti, mai uno solo. Sarà perciò che ha perdonato tutti, proprio tutti con qualche riserva solo ed esclusivamente per se stesso. Verrebbe da pensare “troppo grande per essere vero”, ma vero è che lui spese la sua vita per   insegnarci il “troppo vero per esser grande” cioè solo per ricordarci che siamo semplicemente uomini…


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