Sergio Zanotti. Rapimento o fake?

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Come se non bastassero lacrime e sangue intorno alla grande tragedia della Siria, arrivano da quell’inferno notizie quantomeno anomale, se non addirittura false. E’ il caso di Sergio Zanotti, un imprenditore italiano che in un appello dice di essere prigioniero da otto mesi e che l’ultimatum scadrebbe “fra tre giorni”. Il video è stato registrato il 16 febbraio e diffuso il 7 marzo quindi in un caso o nell’altro siamo ormai ben oltre i limiti. Ma chi  è Sergio Zanotti? E’ nato a Marone (Brescia) 56 anni fa e ultimamente viveva a Sarnico, piccolo imprenditore con qualche precedente per evasione fiscale, divorziato. Entrato, pare, in Siria dalla Turchia, nessun familiare ha mai denunciato il rapimento, soltanto l’ex moglie si è rivolta ai carabinieri dopo un lungo silenzio. Nel nuovo messaggio si vede il passaporto di Zanotti con a fianco una pistola. Il caso è ovviamente seguito dalla Farnesina e analizzato dai Ros.

Il video è stato diffuso dal sito russo Newsfront. L’uomo viene mostrato in ginocchio, mentre tiene in mano un foglio con i numeri 15/11/2016 ad indicare la data della registrazione delle immagini girate in un campo con alberi. Nel filmato che dura 16 secondi, l’italiano vestito con una tipica “dishdasha” araba color bianco, in ginocchio, ha dietro di lui un uomo armato di mitra con il volto coperto. L’ultimo appello invece è stato diffuso da un certo Abu Jihad, un individuo che sostiene di essere membro di al Qaeda e simpatizzante dell’Isis.  E veniamo dunque ai dubbi. Newsfront è l’agenzia di stampa dei cosiddetti “ribelli del Donbas” controllati da Mosca.  Oltretutto il profilo facebook dello “jihadista” è stato cancellato e analizzando lo screenshot si scopre che è  nato a Milano e vive a Napoli. Poi ci sarebbero da esaminare i vari dibattiti su Tsargrad, il canale gestito da Aleksandr Dugin (filosofo simpatizzante del nazismo e mentore di Putin), tutti incentrati contro l’euro con Salvini e Di Maio ospiti, sotto referendum.  Ma sembrerebbe dietrologia. Ci basti la quasi assoluta certezza che questo Sergio Zanotti, probabilmente fan leghista, non corre alcun pericolo e che forse non è mai stato rapito.                                                                                                          


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