Egitto, rilasciati tre fotogiornalisti. Ma non Shawkan…

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Domenica 19 marzo tre fotogiornalisti egiziani, Hamdy al-Zaeem, Mohamed Hassan e Osama el-Beshbeshy, sono stati rilasciati, seppur con l’obbligo di presentarsi tre giorni alla settimana alla stazione di polizia più vicina alle loro abitazioni. Al-Zaeem, Hassan ed El-Beshbeshy erano stati arrestati al Cairo lo scorso settembre mentre stavano facendo delle riprese nei pressi della sede del sindacato dei giornalisti.

La pubblica accusa li aveva accusati di aver scattato immagini senza autorizzazione, minaccia alla stabilità e alla sicurezza del paese, possesso di materiale illegale e collaborazione con mezzi d’informazione ritenuti vicini alla Fratellanza musulmana, l’organizzazione messa al bando il 23 settembre 2013.

Resta invece in carcere, e sono ormai trascorsi tre anni e sette mesi, Mahmoud Abu Zaid, il fotogiornalista dell’agenzia londinese Demotix che nell’agosto 2013 si trovava in piazza Rabaa al-Adawiya, al Cairo, per documentare il violentissimo sgombero di un sit-in della Fratellanza musulmana.

Shawkan rischia una condanna all’ergastolo per questo lungo elenco di pretestuose accuse: “adesione a un’organizzazione criminale”, “omicidio”, “tentato omicidio”, “partecipazione a un raduno a scopo di intimidazione, per creare terrore e mettere a rischio vite umane”, “ostacolo ai servizi pubblici”, “tentativo di rovesciare il governo attraverso l’uso della forza e della violenza, l’esibizione della forza e la minaccia della violenza”, “resistenza a pubblico ufficiale”, “ostacolo all’applicazione della legge” e “disturbo alla quiete pubblica”.

La prossima udienza del processo nei suoi confronti è fissata per l’8 aprile.


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