Turchia. Autobomba esplode vicino allo stadio, uccisi 15 poliziotti a Istanbul

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Col passare delle ore si aggrava il bilancio dell’attentato sferrato vicino allo stadio di Istanbul: secondo i servizi di sicurezza, almeno 15 poliziotti sono rimasti uccisi nell’esplosione di un ordigno – probabilmente un’autobomba – avvenuta vicino al Vodafone Arena, lo stadio del Besiktas. Il primo bilancio dell’esplosione diffuso dal ministero dell’Interno turco, citato dai media locali, parlava di 20 agenti feriti.  La Cnn turca chiarisce che l’autobomba è esplosa vicino allo stadio due ore dopo la partita del Besiktas con il Bursapor. La deflagrazione è avvenuta a poca distanza dal punto in cui è abitualmente schierata la polizia in assetto antisommossa. La rete riferisce che sono stati avvertiti anche colpi d’arma da fuoco.   Il ministro dell’Interno, Suleyman Soylu, ha confermato due esplosioni: oltre all’autobomba fuori dallo stadio, un attacco kamikaze è stato sferrato anche vicino al Macka Park.   Tra i possibili responsabili, secondo il sito Stratfor, gli estremisti curdi del Tak (Kurditsan Freedom Falcons), scissionisti del Pkk dal 2004.  Il Tak è responsabile di almeno altri 2 attentati ad Ankara: lo scorso febbraio, quando vennero uccise 28 persone, e a marzo sempre nella capitale, quando le vittime furono 37. Subito dopo l’attentato a Istanbul, il consiglio supremo turco di controllo dei media ha disposto il divieto di diffusione di notizie sulla vicenda, come avviene regolarmente dopo ogni attacco terroristico.

Fonte: Rainews


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